"Calciopoli, il processo va rifatto". Di nuovo in aula dopo le assoluzioni

La Corte d’appello di Firenze ha accolto il ricorso della Procura di Prato sulle presunte combine di partite

Matteo Trefoloni, ex arbitro internazionale

Matteo Trefoloni, ex arbitro internazionale

Firenze, 24 aprile 2021 - La sentenza del giudice di Prato Daniela Migliorati, che aveva cancellato il filone penale della "calciopoli" del calcio dilettantistico toscano, è stata cancellata dalla corte d’appello di Firenze. Accolto il ricorso della Procura di Prato: per l’immigrazione dei calciatori ivoriani (tra questi anche l’attuale attaccante della Fiorentina, Christian Kouamé) e per le presunte combine di partite del campionato toscano di Eccellenza, stagione 2016/2017.

Al processo, che comincerà il 24 novembre, nuovamente a Prato, vanno procuratori, calciatori, allenatori e dirigenti di alcune delle più blasonate realtà calcistiche della regione: Sestese, Porta Romana, Firenze Ovest, Aglianese, Zenith Audax, Sinalunghese, Bucinese, Foiano. A giudizio anche l’ex arbitro di serie A Matteo Trefoloni, all’epoca designatore delle giacchette nere toscane e il patron del Prato, Paolo Toccafondi. Quest’ultimo, secondo l’accusa, sarebbe la mente dell’immigrazione clandestina dei giovani calciatori della Costa d’Avorio, campioni del futuro (e in effetti Kouamé ha poi raggiunto i massimi livelli del calcio italiano) arrivati nel nostro Paese con un visto per stage sportivo ma poi affidati a famiglie italiane affinché potessero essere tesserati.

Ascoltando le conversazione dei dirigenti sportivi (tra cui Giusti, Sestese, che ha già patteggiato), la procura di Prato ha poi scoperto conversazioni inerenti l’"aggiustamento" di alcune partite dei campionati di Eccellenza e Promozione, con la promessa di premi in caso di riuscita dell’accordo ai giocatori che si sarebbero resi disponibili alla combine.

Tutti i capi d’imputazione si erano sciolti all’udienza preliminare, con il giudice Migliorati che in settanta pagine di sentenza, depositate nel giugno dell’anno scorso, aveva liquefatto le contestazioni, sia sul fronte dell’immigrazione clandestina che sul fronte delle partite pilotate. Ora si ricomincia da capo, nel penale. Il capitolo sportivo, infatti, si era già chiuso con squalifiche, multe e penalizzazioni.