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"Il pesce porco? Non così raro come si potrebbe pensare"

Con la curatrice de La Specola Annamaria Nocita abbiamo parlato del ritrovamento del curioso esemplare all'Isola d'Elba

Il pesce porco (foto http://www.isoladelbaapp.com)

Firenze, 7 settembre 2021 - “Il pesce porco? È molto meno raro di quanto si possa immaginare per il litorale toscano”. A dirlo è Annamaria Nocita, curatrice della collezione ittiologica de La Specola, che è una delle sedi del sistema museale di Ateneo. Ricordiamo che alcuni giorni fa un esemplare di pesce porco (Oxynotus Centrina) lungo poco più di un metro è stato recuperato privo di vita all'isola d'Elba.

Annamaria Nocita curatrice della collezione ittiologica de La Specola
Annamaria Nocita curatrice della collezione ittiologica de La Specola

ll pesce, dall’aspetto non proprio gradevole, ha destato tanta curiosità. Solitamente, spiega la studiosa, “viene avvistato tra i 4 ed i 700 metri di profondità. Ogni tanto, come deve essere accaduto questa volta, l'animale risale per cercare un altro ambiente in cui foraggiarsi”.

Il pesce porco è un predatore. Si ciba di molluschi, crostacei e vermi. “Non è pericoloso per l’uomo”, assicura Nocita. “E’ un parente degli squali solo per il suo scheletro cartilagineo. Nulla di più”, sorride. Certo, il suo aspetto particolare impressiona un po’.

“Piuttosto, è vero che l’esemplare ritrovato fosse piuttosto grande. Normalmente, il pesce porco è inferiore al metro”, aggiunge la studiosa. Alla fine di agosto, altri due esemplari sono stati ritrovati lungo le nostre coste. Avvenimenti da ricollegare al cambiamento climatico? “No, questi ritrovamenti non possono essere ricollegati a questo”, risponde Nocita.