Parità di genere vera, non buone intenzioni

La Regione Toscana approva la proposta di legge che modifica le disposizioni sugli incarichi amministrativi: ora c’è l’obbligatorietà

Nuove norme per una concreta parità di genere negli incarichi regionali

Nuove norme per una concreta parità di genere negli incarichi regionali

Firenze, 29 luglio 2021 - Obbligo di parità di genere non solo nelle candidature, ma anche nelle effettive nomine di competenza del consiglio e della giunta regionale. È stata approvata ieri, dall’assemblea toscana (col voto favorevole del centrosinistra e l’astensione del centrodestra) la proposta di legge che modifica le disposizioni in materia di incarichi amministrativi regionali. La nuova norma intende semplificare le procedure di nomina e di designazione previste dalla legge regionale 5/2008 sull’obbligo di presenza, nelle candidature e designazioni, di un numero pari di nominativi di entrambi i generi.

«Abbiamo approvato una legge regionale - ha commentato Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale toscano - che permette un passo ulteriore verso le pari opportunità. La norma diceva che per qualunque nomina si dovevano presentare due nomi, uno di un uomo e uno di una donna, ma poi alla fine il Consiglio regionale poteva scegliere di nominare persone tutte dello stesso sesso. Con questa modifica, ci deve essere parità di genere nelle nomine, non solo nella presentazione delle candidature. Era un impegno che mi ero preso appena eletto e sono davvero contento che sia stato possibile tradurlo rapidamente in realtà. Da oggi, infatti, tutti gli incarichi regionali dovranno assicurare la parità effettiva tra uomini e donne".

«Dopo le indicazioni della legge 16/2009, oggi la Toscana scrive in maniera netta ed inequivocabile che tutti gli organismi di nomina e designazione della Regione devono avere parità di genere - ha commentato Francesca Basanieri, presidente della commissione regionale per le Pari opportunità -. Inoltre, vengono aggiunti nuovi strumenti per dare massima informazione riguardo agli incarichi che la Regione Toscana deve espletare". Stefano Scaramelli (Iv), che martedì si era astenuto in commissione sulla proposta, l’ha poi votata in consiglio dopo l’approvazione dei suoi correttivi alla norma. "Un provvedimento così importante – ha commentato invece il vicepresidente dell’assemblea Marco Casucci (Lega) - poteva essere fatto con più calma e con un adeguato confronto". Lisa Ciardi