Ospedali periferici e delle isole, il punto del coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Regione

Apprezzamento per l’interesse della Regione in merito all’attenzione posta al reclutamento del personale medico-specialistico

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Arezzo, 25 maggio 2024 – Il coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Regione Toscana, esprimendo apprezzamento per l’interesse della Regione in merito all’attenzione posta al reclutamento del personale medico-specialistico nelle zone lontane dai grandi centri, intende rilevare come i processi legati alla salute necessitino in maniera sempre maggiore di approcci multidisciplinari al fine di garantire una equa risposta a tutti i bisogni di salute.

Rispetto a questo si intende sottolineare come l’instabilità della permanenza dei professionisti Infermieri in zone rurali contribuisce a non garantire cure eque ed universalistiche alla cittadinanza.

Riteniamo pertanto che una equa attenzione allo sviluppo della professione infermieristica, in aree lontane dai grandi centri, debba essere un fattore imprescindibile per una Sanità che sia in linea con le aspettative di salute che tutti i territori si meritano e necessitano.

È per questo che, anche in questa occasione e con il migliore spirito di servizio, ci mettiamo a disposizione a tutti quei livelli di discussione che intendano includere anche il Professionista Infermiere in logiche di pianificazione strutturata ed incentivata della presenza professionale al servizio del cittadino.

Auspichiamo, quindi, che la sensibilità avuta dalla Regione Toscana esclusivamente per la professione medica, che rappresenta soltanto una parte del tutto non esaustiva dei servizi offerti, debba essere estesa anche agli Infermieri, al fine di rendere completa l’attuazione dei principi sanciti dalla nostra Costituzione.

Le necessità della Professione Infermieristica e quindi dei cittadini sono, ad oggi, rimaste inascoltate dalla Regione, alla quale chiediamo una risposta concreta in merito ad un problema reale che rischia di compromettere un diritto fondamentale come quello alla Salute.