
Trattati di Roma (foto Ansa)
Firenze, 25 marzo 2022 - Il 25 marzo 1957 è passato alla storia come il giorno in cui, a Roma, nacque l’Europa. I ministri e i capi delegazione presero posto il lungo tavolo di noce nella Sala degli Orazi e Curiazi. Alle 18 in punto risuonò la ‘patarina’, la storica campana del Campidoglio, i cui rintocchi annunciarono l’inizio della cerimonia.
Cinquanta minuti dopo vennero firmati due Trattati: quello che istituì la Comunità economica europea (CEE) e l’altro che sancì la nascita della Comunità europea dell’energia atomica (CEEA o Euratom). I Trattati di Roma, che entrarono in vigore dal 1° gennaio 1958, rappresentarono l’atto di nascita della grande famiglia europea. Per l’Italia firmarono il presidente del Consiglio Antonio Segni e il ministro degli Esteri Gaetano Martino. Per la Germania il cancelliere Adenauer e il sottosegretario agli Esteri Hallstein. A seguire tutti gli altri. Anche se all’epoca i social ancora non esistevano, i cittadini di quella piccola Europa che seguirono la nascita della futura Unione, furono milioni. Grazie alle telecamere posizionate nelle sale, lungo le scale, attorno alla statua di Marco Aurelio, e attraverso la traduzione simultanea nelle quattro lingue della neonata Comunità: italiano, francese, tedesco, olandese. Gli stati firmatari furono Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Il cantiere dell’Europa era ufficialmente aperto.
Nasce oggi
Antonio Fogazzaro nato il 25 marzo 1842 a Vicenza. Scrittore e poeta tra i più celebri, candidato più volte al Premio Nobel per la letteratura, attraverso il mondo sentimentale e religioso dei protagonisti delle sue opere affrontò vari temi, tra cui il conflitto tra fede e scienza. ‘Piccolo mondo antico’ è considerato il suo capolavoro. Ha scritto: “Se tutte le note musicali volessero essere il ‘la’ perché il ‘la’ comanda, addio musica!”.