MONICA DOLCIOTTI
Cronaca

Militare morto a Piombino, l'ultimo volo di 'Ironman'. Nuoto, corsa, bici e grande cuore

Emanuele Vetere, morto a Piombino, praticava ogni tipo di attività e faceva molte competizioni anche per solidarietà

Emanuele Vetere

Piombino (Livorno), 18 luglio 2020 - Hanno aspettato invano giovedì sera il loro amico, il caporal maggiore scelto Emanuele Vetere in forza al IX Reggimento Col Moschin di Livorno. I suoi amici si erano dati appuntamento in birreria per salutarsi e per un boccale di birra, un rito tra i paracadutisti di questo reparto d’élite con sede alla Caserma Vannucci. Ma Emanuele non è mai arrivato all’appuntamento. E’ morto lanciandosi da un traliccio perché appassionato di base jumping.

Con il passare del tempo e dopo la chiamata della fidanzata che non riusciva a rintracciarlo, i colleghi di Emanuele hanno iniziato a frugare sul suo profilo Facebook ed istagram e proprio su quest’ultimo social hanno trovato un messaggio che annunciava il suo proposito di effettuare il lancio dal traliccio vicino alla centrale Enel dismessa di Piombino.

Un salto con una ‘vela’ ad apertura ultra rapida da un’altezza di 60 metri. I commilitoni si sono precipitati a Piombino (ma hanno anche allertato il 118) lacerati da un terribile presentimento, che si è tradotto nella drammatica realtà poco dopo: Emanuele giaceva privo di vita poco distante dal traliccio che fa da ripetitore telefonico nell’area di proprietà di Enel. Emanuele, che ci era arrivato in auto, aveva scavalcato la recinzione e si era arrampicato sul traliccio.

Cosa è andato storto? Stando a quanto hanno rilevato i carabinieri di Piombino, il paracadute si sarebbe aperto solo parzialmente. È ipotizzabile così che l’impatto con il terreno sia stato fatale. La Procura di Livorno ha aperto un fascicolo e ha disposto il sequestro del traliccio, dei materiali usati da Emanuele, sul suo corpo sarà eseguita l’autopsia. Dopodiché sarà consegnata alla famiglia per il trasferimento a Crema.

Emanuele era originario di Vizzolo Predabissi in provincia di Milano. Aveva la residenza a Ripalta Cremonese (Cremona) dove vive la fidanzata, ma abitava a Livorno per lavoro in un alloggio che gli era stato messo a disposizione dal un collega. Era uno sportivo, gli amici lo avevano soprannominato ‘Ironman’ perché praticava triathlon: nuoto, corsa e bici. Il paracadutismo però era il suo grande amore e il passo successivo è stato il base jumping.

Sulla sua pagina Facebook un racconto che mostra un volto diverso di Emanuele. Sfruttando le sue doti fisiche, dopo avere letto per caso sui social dell’iniziativa benefica ‘8848 metri per un Raggio di Sole’, aderì per aiutare l’associazione oncologica di volontariato dell’Alto Vicentino. La sfida è consista nel salire 8848 metri (l’altezza dell’Everst) su e giù per le scale di casa durante il lockdown per l’emergenza covid. Lui ha salito gli 8.848 metri in 24 ore. "L’ho fatto per solidarietà e beneficienza. - ha poi scritto su su Facebook - Non l’ho fatto per una medaglia".