
L'ospedale di Perugia (foto Crocchioni)
Città di Castello (Perugia), 19 agosto 2021 - Muore a trentanove anni, dopo tre giorni d’agonia, per un gavettone. A dare la notizia su Facebook è la fidanzata: "Ciao Dieghino nostro". Uno scherzo di Ferragosto che si è trasformato nella peggiore delle tragedie, con parenti e amici che hanno assistito impotenti all’incidente. Diego Cavalli è morto ieri all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove era stato trasportato in elisoccorso. Le sue condizioni erano apparse gravissime sin da subito: un volo di tre metri e la colonna vertebrale che riporta lesioni molto importanti. Diego non ha mai ripreso conoscenza: è deceduto nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Perugia, nonostante i tentativi dei medici di strapparlo a un destino che sembrava segnato. L’incidente è avvenuto il giorno di Ferragosto, a metà pomeriggio, vicino Morra, una piccola frazione di Città di Castello. Sotto al balcone della casa della fidanzata di Diego, dove la famiglia si è ritrovata per la giornata di festa, sono seduti amici e parenti. E il trentanovenne (avrebbe compiuto 40 anni il 3 settembre) decide di fare uno scherzo: un gavettone da lì, da quel terrazzo al primo piano. Riempie una bacinella e fa per rovesciarla. Poi il tonfo a terra, da circa tre metri. Non è chiaro cosa sia successo in quei tragici istanti: Diego avrebbe perso l’equilibrio al momento di lanciare l’acqua e non sarebbe riuscito a evitare il peggio, a evitare quel volo che gli è costato la vita. Poi l’impatto violento con il terreno, il quarantenne che è immobile, privo di sensi e i familiari che, sotto choc e ancora increduli, chiamano i soccorsi. Arriva il 118: l’equipe medica capisce subito che la situazione è gravissima tanto da decidere di far intervenire l’elisoccorso per il trasporto in ospedale. Diego arriva al Santa Maria della Misericordia di Perugia in condizioni disperate. Il ricovero in Terapia intensiva e un’agonia durata tre giorni. Carlo Stocchi