
Matteo Renzi in centro a Firenze (Giuseppe Cabras / New Press Photo)
Firenze, 6 ottobre 2017 - Ha portato valigie e ricordi per trasferirsi nella sua Firenze, forse il posto che sente più in assoluto casa, più di Rignano e più di Pontassieve. Con la sua famiglia, la moglie Agnese e i figli, come un normale cittadino. Forse proprio normale no … Avvicinarsi alla casa dell’ex premier Matteo Renzi, nel cuore della città, in Oltrarno, è un po’ come avvicinarsi a un obiettivo sensibile, piantonato venti quattro ore su ventiquattro dagli uomini della scorta.
Ce ne sono due o quattro a seconda degli orari, seguono passo passo l’ex premier per proteggerlo da sguardi troppo fastidiosi. «Lei chi è? Cosa fa qui? Carta d’identità e tesserino dell’ordine dei giornalisti, grazie». Basta camminare nei paraggi e lanciare qualche occhiata più insistente per essere fermati e identificati. «Qui non può sostare troppo». Ogni tanto poi passano anche gli uomini della digos.
Così l’Oltrarno, il quartiere dal quale, ai tempi di Renzi sindaco, partì il maggior numero di mobilitazioni e contestazioni, ha un inquilino in più. Un vicino di casa tanto prestigioso quanto ‘ingombrante’. Sembra quasi di vederlo anni fa con la sua bici tra piazza Pitti e Santo Spirito, tra strette di mano e affettuose frecciatine: «Sindaco qui non viviamo, troppo rumore e troppo traffico», quante volte gli abitanti glielo hanno ripetuto.
Questa volta Renzi non è di passaggio, ha scelto la strada a uno schiocco di dita da Ponte Vecchio per viverci e lavorarci, a pochi passi dalla Stanford University dove proprio lunedì ha cominciato la sua carriera da professore con un corso sull'Unione europea organizzato per gli studenti del Breyer center. Così Matteo si è trasferito al piano alto di un elegante palazzo, un interno silenzioso, tra alcuni dei simboli più amati di tutto il mondo, così vicini che sembra quasi di toccarli con mano. Sotto un bar e un ristorantino, posti in cui si respira ancora tanta fiorentinità.
«Matteo ha sempre amato questo rione» racconta Tony Salvi, il barbiere dell'ex premier, nella sua bottega di via Sant’Agostino ci sono le foto e i libri di Renzi. Forse l’unico posto dove l’ex premier riesce davvero a staccare la spina. «Sono felice – dice -, siamo tutti felici. Ora è più vicino, domenica abbiamo fatto una passeggiata insieme in piazza Santo Spirito, ci hanno fermato in tantissimi. Gli vogliono tutti bene». Matteo esce spesso a piedi o solo, per camuffarsi tra la folla di turisti, «a volte è con Agnese» racconta una residente, «altre volte prende l’uscita secondaria». «Da quando c’è lui questo angolo è blindato, ci sentiamo tutti più sicuri» dice Gianni.
Anche padre Giuseppe Pagano, rettore della basilica di Santo Spirito, è felice per l’arrivo del nuovo parrocchiano. «Ci conosciamo dal 2009, quando lui era sindaco. Da noi è sempre venuto volentieri, più volte abbiamo chiesto il suo aiuto per i problemi che ciclicamente attraversano la nostra piazza». Insomma, Renzi ha scelto proprio l'Oltrarno come quartier generale per affrontare le nuove sfide, all’ombra di quei monumenti da cui ha iniziato la sua cavalcata politica.