REDAZIONE CRONACA

Arte, le maschere nate durante il lockdown in mostra a Pisa

Dal 13 novembre al 12 dicembre alla Cittadella

Maschera

Pisa, 10 novembre 2021 – La maschera come totem, come simbolo dell’uomo e scudo di protezione e strumento di liberazione al tempo stesso: perché è solo indossando una maschera che possiamo mostrarci al mondo ed essere liberi di essere noi stessi. Indaga sull’identità, tra reale e virtuale, tra immagine percepita e comunicata, Sacred – mind your thinking, mostra personale di Andrea De Ranieri, allestita alla Cittadella di Pisa, con il patrocinio del Comune di Pisa. L’opening è in programma sabato 13 novembre alle ore 17 (fino al 12 dicembre, Lungarno Ranieri Simonelli 14-16).

Una trentina le opere raccolte nel percorso a cura di Selina Fanteria, tra sculture astratte e arte figurativa, realizzate nel corso dell’intera carriera di Andrea De Ranieri. Tra queste, il ciclo Mascherenato durante il lockdown del 2020, a partire da una sorta di esperimento sociale avviato dall’artista. “Nell’impossibilità di dipingere con modelli dal vivo – racconta De Ranieri – ho creato una serie di maschere con delle buste di carta per uso alimentare e le ho spedite per posta ad alcune persone che hanno deciso di prendere parte al progetto. In base alla propria interpretazione della maschera – prosegue – ciascuno si è scattato una foto. In quegli scatti ho trovato i miei modelli a cui ho cambiato solo lo sfondo, quasi sempre un motivo grafico che contribuisce a far risaltare i soggetti e dare loro tridimensionalità”. La tecnica – un trattamento a cera in diversi passaggi – catalizza l’attenzione sugli occhi dei soggetti, che bucano la tela con i loro sguardi, arrivando dritto all’osservatore. Si crea così un dialogo diretto e profondo, proprio grazie alla mediazione della maschera.

“Ho notato come le persone, coperte dal filtro della maschera riescano a liberarsi e a tirare fuori lati nascosti del proprio essere. A volte una maschera ci costringe a fingere di essere qualcosa che non siamo e altre volte ci rende incredibilmente liberi e autentici”, dichiara l’artista. La mostra raccoglie anche una serie di particolari sculture, realizzate con diversi materiali trattati in modo sperimentale, tra cui cemento, ferro e resina, raffiguranti un uomo stilizzato in colori vivaci, anch’esso con il volto coperto. Gli Zuki di De Ranieri sono simboli di un’umanità ingabbiata tra il desiderio di apparire e quello di nascondersi, tra immagine virtuale raccontata sui social e personalità reale, più difficile da esprimere. Ne emerge un’analisi ironica, irriverente e non impegnata del nostro tempo, che porta a riflettere sul nostro rapporto con la nostra identità più profonda. La mostra è organizzata in collaborazione con C.r.a. (Centro Raccolta Arti) e Ful magazine. Orari di apertura: dal 12 novembre al 13 dicembre, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ingresso gratuito, riservato a muniti di Green Pass.

 Maurizio Costanzo