
All’inizio di febbraio manifestazione a Marradi (Foto Germogli)
Marradi (Firenze), 15 febbraio 2022 - Mentre a Bergamo la Italcanditi prosegue la sua strategia sulla Ortofrutticola di Marradi (diversificare la produzione dell’azienda storica del Mugello e ridurre il monte ore dei lavoratori) nelle stanze della Regione Toscana si respira da una parte speranza per l’entrata in campo di Patrizio Bertelli, mister Prada; dall’altra c’è preoccupazione per le trattative in corso.
Oggi l’Unità di crisi toscana per le questioni del lavoro si riunisce con all’ordine del giorno il piano industriale per l’azienda marradese. Ieri fumata nera dal confronto tra rsu, sindacati e azienda. Flai Cgil Firenze e Fai Cisl Firenze-Prato indicano scenari privi di luci: "Il piano industriale presentato è rimasto invariato, permangono tutte le gravi criticità". La prima riguarda la forte contrazione dei periodi di lavoro per gli occupati a tempo determinato "tale da portare una perdita di 4000 euro per le lavoratrici per l’anno 2022".
Il secondo elemento di criticità riguarda "il mancato sviluppo della linea con maggior marginalità, ovvero i marroni in sciroppo nelle latte", il terzo elemento riguarda "la mancata disponibilità ad accettare la nostra proposta di mantenere la produzione di marron glacé in scatola a Marradi in virtù del limitatissimo tempo di sviluppo e installazione della nuova produzione di marrone in doypack che sarebbe pronta non prima di settembre". Quindi, secondo i sindacati, è "totalmente inaccettabile l’ultimatum che ci è stato posto da Italcanditi: dicono o raggiungiamo un accordo entro questa settimana o ritiriamo la nostra disponibilità a mantenere aperta l’azienda di Marradi". L’assemblea delle lavoratrici ha deciso di proseguire lo sciopero ad oltranza e il presidio davanti ai cancelli.
Continua, intanto, a prendere corpo l’interessamento di Patrizio Bertelli. Ieri il presidente toscano Eugenio Giani ha parlato nuovamente dell’ipotesi che la fabbrica di Marradi possa essere rilevata dall’ad di Prada come annunciato da La Nazione domenica scorsa: "E’ una grande bella prospettiva" ha sottolineato il governatore.
"Noi che abbiamo la castagna di maggiore qualità nell’alto Mugello, e a Marradi il marrone è davvero l’elemento top, dobbiamo cercare di sostenere questo prodotto: e sono convinto che un imprenditore toscano come il proprietario di Prada sarebbe persona giusta - ha evidenziato Giani -. Detto questo, quantomeno finora si è scongiurata quella situazione critica che si paventava di chiusura della fabbrica. Ma ripeto, se addirittura il tutto si concretizzasse con l’arrivo di colui, Bertelli, che ha reso Prada un marchio famoso in tutto il mondo, sarebbe una cosa molto bella".