REDAZIONE CRONACA

“L’algoritmo delle discriminazioni impazza ad Arezzo”

E’ la posizione dei Cobas della scuola

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Arezzo, 9 settembre 2023 – “L’algoritmo delle discriminazioni impazza ad Arezzo”, è la posizione dei Cobas della scuola. “Non è per niente originale la motivazione con cui l’Ambito Scolastico di Arezzo, per la seconda volta in pochi giorni, ha annullato l’assegnazione delle supplenze da GPS. Se fosse vero, infatti, che per la seconda volta (la prima era accaduta il 31 agosto scorso) “per mero errore materiale non sono state inserite le disponibilità in OD relative alle Cattedre Orario Esterne della scuola secondaria di 2 grado” si tratterebbe di una grave inefficienza dell’Ufficio che metterebbe in serio dubbio le capacità dirigenziali di chi regge la sede.

In realtà, il problema è ben più grave, perché si gioca con il destino lavorativo di docenti precari che hanno mediamente più di 40 anni ed hanno famiglia, si gioca con le speranze di lavoro di chi, magari, è partito da lontano non appena ha avuto la bella notizia di un posto di lavoro, salvo arrivare nell’aretino dopo una notte di viaggio e scoprire che tutto era stato annullato, per la seconda volta.

A ciò si aggiunge il caos che deriva dal fatto che, per il terzo anno consecutivo, il famigerato algoritmo che assegna le supplenze da GPS ha nuovamente generato numerosi errori, che l’Ambito Scolastico di Arezzo, negli anni passati, spesso non è stato in grado di affrontare e risolvere, nonostante le buone intenzioni di qualche funzionario. Addirittura, lo scorso anno, è accaduto che qualche supplente sia stato nominato dove il posto non c’era.

L’informatizzazione delle domande può essere accettabile, ma non può avvenire costringendo i precari a fare scelte “al buio”, ovvero senza sapere quali sono le scuole effettivamente disponibili. Hanno “scelto” a luglio, ma le scuole disponibili si sono sapute il giorno stesso delle assegnazioni.

Il meccanismo del “rinunciatario”, invece, è assolutamente inaccettabile. Quando arriva il turno di nomina, l’algoritmo analizza le scelte degli aspiranti e se – in quel momento – nessuna delle scuole indicate (due mesi prima “al buio”) è disponibile, si viene esclusi e considerati “rinunciatari”. Al turno successivo, però, le scuole espresse dal “rinunciatario” possono magicamente riapparire. Questo può accadere grazie al perverso meccanismo dell’algoritmo, per cui chi rinuncia ad una scuola al precedente turno di nomina (perché magari nel frattempo ha vinto il concorso o altro) rende disponibile la scuola solo per il turno di nomina succwssivo, cioè per coloro in posizione più bassa in graduatoria.

L’algoritmo non è solo da rivedere. Un sistema informatizzato non può gestire tutte le variabili per la determinazione degli incarichi, perché molti aspiranti sono inseriti in diverse graduatorie, con una posizione diversificata e un numero di posti disponibili molto eterogeneo. Le convocazioni in presenza avrebbero permesso di evitare tutto questo.

Anche il nuovo ministro, come il precedente, ha voluto dare un’apparenza di efficienza, ma in realtà sta producendo sfaceli. L’esperienza degli ultimi 3 anni dimostra che, con le procedure online, le nomine sono diventate sottoposte al gioco del caso. Lo scorso anno, appena pubblicati i primi esiti delle operazioni, abbiamo chiesto ai vari ATS di rettificare le nomine. Qualcuno ha negato l’evidenza dei fatti, altri uffici hanno ammesso che non erano in grado di intervenire. E quando si è chiesto l’accesso agli atti relativi all’algoritmo che ha regolato la procedura: gli uffici hanno risposto che non ne avevano la minima idea.

Fino a quando il TAR del Lazio, con ordinanza 4816/2022 pubblicata il 21 aprile 2022, condividendo integralmente la tesi dei Cobas, ha condannato il Ministero a esibire e consegnare i file sorgente del software e/o l’algoritmo utilizzati dall’amministrazione centrale per le convocazioni telematiche ed il conferimento degli incarichi di supplenza ai candidati presenti nelle graduatorie per le supplenze (GPS) per l’anno scolastico 2021/2022.

Chiediamo nuovamente che si torni a convocazioni in presenza

in ordine di punteggio e nel rispetto delle riserve e precedenze,

per scegliere la scuola nella quale andare a lavorare,

sulla base dei posti (anche di sostegno) che saranno resi noti almeno 24 ore prima” dice Giuseppe Follino per i Cobas Scuola Arezzo.