La tragedia di Mattia: "Non c’era il medico". Multa di 400 euro del giudice sportivo

La ricostruzione dei tempi e dell’accaduto negli attimi concitati dopo il malore del calciatore: la prima ambulanza dopo 17 minuti . Oggi l’autopsia. E il cognato Mancini gli dedica il gol della Roma.

La tragedia di Mattia: "Non c’era il medico". Multa di 400 euro del giudice sportivo

La tragedia di Mattia: "Non c’era il medico". Multa di 400 euro del giudice sportivo

La prima ambulanza, allo stadio “Ballerini“ di Campi Bisenzio è arrivata dopo 17 minuti da quando il calciatore del Castelfiorentino Mattia Giani si è accasciato a terra. Alcuni minuti dopo, altro personale sanitario ha contribuito alle manovre di rianimazione del 26enne, prima che il mezzo partisse per l’ospedale.

Ma nell’impianto sportivo del Lanciotto, mentre domenica si giocava lo scontro salvezza del girone A del campionato di Eccellenza, l’ambulanza, o il medico sociale, avrebbero dovuto esserci sin dal fischio d’inizio.

Per questa mancanza, il giudice sportivo Cleto Zanetti, con la consulenza del rappresentante dell’AiA Mario Orsini e i sostituti giudici Jacopo Piccioli, Federico Carpanesi, Leonardo Bianchini e Damiano Zaccaria, ha multato la squadra campigiana con un’ammenda di 400 euro, "sanzione commisurata al servizio omesso, tenuto conto del fatto occorso".

Ma nel comunicato del comitato toscano della Figc, c’è anche una ricostruzione, basata sul referto dell’arbitro Niccolò Rinaldi di Empoli e dei guardalinee Fabio Cerofolini e Antonio Ernano di Arezzo, di quei drammatici minuti.

E’ il 14esimo del primo tempo quando Giani, che ha appena sfiorato il gol con un tiro insidioso, cade a terra.

"Il calciatore veniva soccorso dal massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna che intervenivano con massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore presente negli spogliatoi", si legge. Il direttore di gara annota anche l’arrivo della prima ambulanza, "che sopraggiungeva dopo 17 minuti": il personale, senza medico, "proseguiva le manovre di soccorso coadiuvata da altri volontari giunti dopo pochi minuti con altra ambulanza". Sono attimi concitati e choccanti, durante i quali "i sanitari si prodigavano nei tentativi di rianimazione per poi provvedere all’urgente accompagnamento del calciatore presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero più vicino".

Ma il giudice sportivo condivide anche la decisione dell’arbitro di interrompere la partita. "Il grave evento aveva provocato uno scoramento generale di tutti i tesserati delle due squadre, manifestato con congiunta dichiarazione scritta, e dello stesso direttore di gara e che pertanto non vi erano state più le condizioni per continuare l’incontro". L’episodio di Campi Bisenzio rappresenta "quella situazione di carattere eccezionale" prevista dalle norme. La gara, come anticipato, verrà rigiocata a partire dal 15esimo minuto di gioco mercoledì 24 aprile. Anche se il Castelfiorentino, con il suo tecnico Nico Scardigli, chiede che non si rigiochi su quel campo.

La squadra è ancora sotto choc. Giani, classe 1998, era il più anziano del gruppo. Sulla sua morte è stata aperta un’inchiesta della procura. Stamani, il medico legale Beatrice Defraia eseguirà l’autopsia. La famiglia Giani, assistita dall’avvocato Duccio Baglini, parteciperà con il proprio legale. Gli accertamenti non saranno brevi, né semplici, e si concentreranno anche sul cuore del calciatore. Per la ricerca di eventuali anomalie, mai emerse nelle visite sportive effettuate in carriera, il pm Giuseppe Ledda ha dato delega ai carabinieri di acquisire tutti i certificati del calciatore con i relativi test sotto sforzo. E anche di sequestrare il defibrillatore, che con la sua scatola nera registra tempi e modi di utilizzo. Secondo quanto emerso finora, non avrebbe “scaricato“ perché era presente il battito del cuore. Giani morirà a Careggi la mattina successiva. Ieri il calciatore della Roma Mancini (sua sorella è fidanzata con il fratello di Giani, Elia), a segno in Europa League, ha dedicato il gol a Giani: "Mattia per sempre con noi".