
L'invaso di Bilancino (foto Germogli)
Firenze, 12 maggio 2023 - Un elenco di 255 opere, per un investimento di oltre 800 milioni di euro, per combattere la siccità in Toscana e contrastare i cambiamenti climatici. Sono gli interventi inseriti nel monitoraggio effettuato dalla Regione in risposta al decreto-legge del 14 aprile (il cosiddetto "Decreto siccità") con il quale la cabina di regia nazionale, presieduta dal ministro Matteo Salvini, ha avviato una fase di ricognizione, chiedendo alle regioni di trasmettere gli interventi di urgente realizzazione con dati tecnici, fabbisogno, ordine di priorità, livello progettuale e tempistiche. Dalla Toscana dunque è arrivata la richiesta di 802.460.193 milioni di euro suddivisi fra lavori in ambito irriguo e per l’attuazione di invasi da un lato (oltre 470 milioni di euro circa) e opere al sistema idrico integrato dall’altro (331 milioni).
"Ci troviamo di fronte a un’opportunità da cogliere al volo e provare a sfruttare", ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani. "Se il Governo manterrà le promesse potremmo avere invasi, laghi e laghetti. Noi siamo pronti, con progetti in grado di coprire tutta la Toscana, cantierabili già nell’arco di sei mesi. Se arriveranno questi 800 milioni anche in Toscana ci sarà un salto di qualità. Ma voglio comunque sottolineare che siamo già una Regione leader in Italia per la raccolta delle acque". E se alla fine i finanziamenti non dovessero arrivare? "Se lo Stato non dovesse aiutarci - risponde Giani - selezioneremo da questo elenco un numero più limitato di progetti e li finanzieremo come Regione". "Per combattere la siccità serve un approccio integrato", ha aggiunto l’assessora all’ambiente, Monia Monni. "Occorrono strumenti per aumentare la resilienza dei territori, investimenti su reti, dighe, pozzi, invasi e tutto quello che può aumentare la capacità di adattamento. Alla chiamata del Governo ci siamo fatti trovare pronti, presentando 255 progetti per circa 800 milioni di euro di investimento, frutto di un lavoro corale tra Regione, Consorzi di Bonifica, Ait e gestori del servizio idrico integrato".
"Gli interventi inseriti nel piano vanno dalle grandi opere ai piccoli lavori diffusi – ha spiegato Giovanni Massini, direttore del settore difesa del suolo e protezione civile, entrando nei dettagli del piano – ma tutti sono necessari per raggiungere l’obiettivo. Un impegno importante sarà riservato all’efficientamento delle reti idriche per ridurre le perdite. I gestori hanno già lavorato molto su questo punto, ma occorre fare di più. Oggi il 30% dell’acqua immessa nella rete viene dispersa, il che equivale ogni anno a un quantitativo di 2o 3 volte il lago di Bilancino". Entrando nel dettaglio degli interventi, l’elenco comprende 218 opere riferite all’approvvigionamento idro-potabile, 34 a fini agricoli e 3 per scopi multifunzionali (anche antincendio). Si tratta soprattutto della realizzazione di invasi, condotte, interconnessioni e reti idriche, serbatoi, opere di captazione, pozzi, impianti irrigui, di trattamento acque o di depurazione.
Tra i più significativi: i lavori relativi al servizio idrico integrato per oltre 102 milioni di euro (di cui 80 milioni per opere di pronta attuazione); un invaso artificiale con sbarramento sul torrente Ambra a Castello di Montalto fra Bucine (Arezzo) e Castelnuovo Berardenga (Siena) per 45 milioni di euro (soggetto attuatore Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno); un bacino di accumulo in una cava dismessa a Campiglia Marittima per 3 milioni di euro (soggetto attuatore Consorzio 5 Toscana Costa); un invaso multifunzionale sul torrente Lanzo a Civitella Paganico (Grosseto) per oltre 60 milioni di euro (Consorzio 6 Toscana Sud) e una diga sul torrente Gretano fra Roccastrada e Civitella (Grosseto), per oltre 37 milioni (soggetto attuatore, ancora il Consorzio 6).