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La 'macchina da parto' torna a Pistoia dopo 106 anni passati in un museo di Londra

Il 'Fantasma Ostetrico' è tornato al Museo dei Ferri Chirurgici dello Spedale del Ceppo

La 'macchina del parto' torna a Pistoia

Pistoia, 28 ottobre 2019 - «Forse uno dei prestiti più lunghi della storia dato che sono passati ben 106 anni – ironizza il sindaco Alessandro Tomasi – oggi questo manufatto straordinario fa finalmente ritorno a casa e per questo devo ringraziare la storica Rosa Cirone e dello studioso Graziano Trinci, il consigliere Iacopo Bojola e l'associazione Amici del Ceppo».

La macchina da parto conosciuta come 'Fantasma ostetrico', finora esposta, ingiustamente, a Londra è tornata al Museo dei Ferri Chirurgici dello Spedale del Ceppo ed è stata accolta con entusiasmo da cittadini e rappresentanti istituzionali. Un artefatto suggestivo, di cui ne esistono pochi esemplari al mondo, utilizzato dai medici delle accademie per insegnare, secondo le conoscenze del XVII o XVIII secolo, come funziona il parto.

L'apparecchio ostetrico era stato spedito nel 1913 a Londra per un prestito temporaneo a seguito della richiesta di Lord Wellcom che aveva allestito al Museo delle Scienze di Londra un'esposizione di manufatti storico/scientifici. I documenti che ne hanno attestato la paternità pistoiese – come hanno sempre sostenuto i membri dell'associazione Amici del Ceppo - sono stati rinvenuti tra il 2015 e il 2016 all'Archivio di Stato dalla storica Rosa Cirone, autrice di 'Storia della Scuola Medica Pistoiese'.

«Fa riflettere il fatto che nei primi del Novecento una città come Londra abbia richiesto di poter esporre questo artefatto – ha sottolineato il vicesindaco Anna Maria Celesti – ciò significa che la professionalità dei medici della scuola di Pistoia era riconosciuta in tutta Europa. Ed oggi è dunque nostro compito dare alla scuola medica pistoiese il rilievo che merita e valorizzare al massimo il patrimonio che ci hanno lasciato in eredità».

L'apparecchio ostetrico è realizzato in legno e pelle e riproduce la parte inferiore del busto femminile che serviva a insegnare agli studenti delle scuola medico-chirurgica dello Spedale del Ceppo le procedure da attuare durante il parto. Lo Spedale del Ceppo era già in possesso di un artefatto simile ma più semplice, danneggiato durante la seconda guerra mondiale e privato della cupola del fondo dell'utero e della bambola di stoffa che riproduce il nascituro.

Alla conferenza stampa indetta per il ritorno a Pistoia del 'Fantasma ostetrico' erano presenti anche il presidente della Società della Salute Daniele Mannelli, il direttore generale dell'Ausl Toscana Centro Paolo Morello Marchese e la responsabile dei Musei e Beni culturali del Comune di Pistoia Elena Testaferrata.

La macchina del parto è ora esposta al Museo dello Spedale del Ceppo, in piazza Giovanni XXIII, aperto dal martedì al venerdì dalle 10 alle 14 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 18. Samantha Ferri