REDAZIONE CRONACA

Incidente: l’autista ha un colpo di sonno e l’autobus travolge un dehor

È accaduto alle 6.15 di mattina al ristorante pizzeria ‘Affè di Bacco’ di via Orsini. Il titolare Francesco Di Bona: “Stavamo ripartendo, questo incidente è avvenuto nel momento peggiore, ma fortunatamente nessun ferito”

L'incidente

Firenze, 16 giugno 2021 - Dopo la chiusura del lockdown, ecco arrivare la beffa di una nuova chiusura, proprio nel momento più delicato, quello della ripartenza. È quello che è accaduto al ristorante pizzeria ‘Affè di Bacco’ di via Orsini, dove il dehors questa mattina è stato travolto da un autobus di Li-nea.

Ci spiega quello che è successo Francesco Di Bona, titolate dell’attività: “Stamattina un autobus proveniente da via de’ Baldovini alle 6,15, girando a destra dopo il semaforo per immettersi in via Giampaolo Orsini, ha travolto il nostro dehors. Fortunatamente il locale, vista l’ora, era deserto e dunque non c’è stato nessun ferito. Ma i vicini mi hanno riferito di un grande botto”.

Secondo quanto ricostruito: “L’autista dice di aver avuto un colpo di sonno – spiega Francesco Di Bona -   ha sbandato contro una macchina parcheggiata davanti all’ottico qui davanti, e poi ha proseguito la sua corsa entrando direttamente nel nostro dehors senza alcuna frenata. Questo colpo di sonno ha fatto sì che evidentemente l’autista rimanesse col piede premuto sull’acceleratore. Questo incidente è avvenuto nel momento peggiore in cui stavamo ripartendo: una vera e propria beffa. Abbiamo ampi spazi anche dentro, ma l’esterno ci faceva comodo, anche perché con la bella stagione i clienti preferiscono consumare all’esterno. I danni? Al momento non saprei quantificarli di preciso. Ma considerando che un dehors costa 15 -20 mila euro e non avevo ancora finito di pagarlo, più i danni a tavoli e sedie, più il mancato incasso, certo non è un danno da poco. Per noi questa è una situazione che ci mette grande difficoltà perché i posti all’esterno sono fondamentali per ripartire: questa sera pensiamo di poter ripristinare almeno una parte della zona esterna, con 20 o 30 coperti, ma la gran parte non è più agibile. Un appello alle istituzioni? Ieri i vigili sono passati a fare foto dell’area che stiamo occupando, per controllare le  richieste di autorizzazioni degli ombrelloni: stiamo passando più tempo tra autorizzazioni e richieste e burocrazia che altro. Bisogna essere un attimo comprensivi, gli spazi esterni sono fondamentali in questo momento di ripartenza per riprendere a lavorare”.

Maurizio Costanzo