REDAZIONE CRONACA

Il caso Denise agli Incontri del Principe: “Speriamo ancora nella procura e nella verità”

L’incontro è stato seguito anche da centinaia di utenti attraverso i social

Stefano Zurlo e l'avvocato Giacomo Frazzitta

Viareggio (Lucca), 20 agosto 2021 – “Dopo 17 anni l’inchiesta si occupa dello stesso nucleo familiare e ha ripreso vigore dopo essere finita nel binario morto. Siamo fiduciosi nella nuova inchiesta della Procura di Marsala e nell’operato di inquirenti molto capaci, anche se siamo consapevoli che la strada sarà ancora lunga e che dovrà essere raggiunta una soglia probatoria importante. Speriamo che ci siano i presupposti per arrivare a una sentenza di colpevolezza che sveli la verità”. Giacomo Frazzitta, l’avvocato di Piera Maggio madre di Denise Pipitone a “Gli Incontri del Principe” al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio intervistato dall’inviato speciale de “Il Giornale” Stefano Zurlo, è tornato sul doloroso caso che purtroppo non è arrivato a una verità mentre Denise è sempre introvabile. Un’inchiesta che è costata sicuramente più di cinque milioni di euro per non essere approdata a nulla. Gli sviluppi della Russia, con quella ragazzina che si sperava essere Denise ma in realtà non lo era, ha avuto l’effetto di un motorino di riaccensione sulla vicenda.

“La mamma Piera Maggio – spiega l’avvocato Frazzitta - dice a ragione che i bambini scomparsi vanno cercati sempre”. In questi ultimi anni, dal 2017 con la sentenza di assoluzione piena di Jessica Polizzi per sequestro di minorenne, la vicenda invece sembrava finita nel dimenticatoio. “Ultimamente abbiamo avuto tre segnali importanti – dice Frazzitta – e come studio legale e li abbiamo forniti alla Procura. Dietro questa storia però c’è un’omertà forte. Toccare un bambino è ripugnante anche per gli ergastolani ed è inspiegabile che a Mazara ci siano ancora pochi elementi da portare in Procura. L’aspetto mediatico comunque è stato fondamentale per riaprire questo caso scoppiato il 1° settembre di 17 anni fa, una mattina come tante”. Piera Maggio, la mamma di Denise, è intervenuta via Skype perché costretta in Sicilia da un grave problema familiare: “Sicuramente chi ha rapito Denise non viene da lontano, non è persona sconosciuta che rapisce una bimba sotto casa sua. Se ci fosse stato un ladro di bambini che ha scelto a caso cambierebbe lo scenario ma non abbiamo avuto questa percezione fin da subito. Abbiamo pensato subito che sapesse chi fosse Denise, facendoci del male perché era l’unico elemento che poteva far sì che una mamma potesse avere un dolore così grande“. Piera Maggio dice di non essere animata da vendetta ma da sete di giustizia “e credo ancora nella giustizia e non abbiamo mai perso la speranza di riabbracciare Denise”. L’avvocato Frazzitta aggiunte un dato di fatto importante: “Quella mattina la piccola giocava, arriva il cuginetto Salvatore che attira l’attenzione di Denise. Tra Salvatore e Denise il rapitore sceglie la bambina ed è un dato che è emerso poco. Chi ha preso Denise voleva lei”. Mentre Piera Maggio dal canto suo ha evidenziato le sue certezze. “Io fin da subito ho avuto la mia pista privilegiata e c’è un motivo. Avevo subito negli anni precedenti appostamenti sotto casa mia, persone che mi volevano scannare, ho subito vessazioni, che dicevano che me la volevano far pagare”. L’incontro è stato seguito da un folto pubblico in sala e da oltre 500 utenti sui canali social del Grand Hotel Principe di Piemonte.

Maurizio Costanzo