Gkn, Mise convoca tavolo il 7 ottobre

Dopo la sentenza del Tribunale di Firenze che ha annullato per difetto di forma l'avvio della procedura di licenziamento collettivo la questione torna al centro del confronto del ministero

Lavoratori ex Gkn (Ansa)

Lavoratori ex Gkn (Ansa)

Firenze, 30 settembre 2021 - E' stato convocato per il 7 ottobre prossimo, per le 15, il tavolo di crisi al Mise sulla vertenza Gkn, l'azienda di componenti per automobili che ha deciso di chiudere il sito di Campi Bisenzio e licenziare 422 lavoratori. Dopo la sentenza del Tribunale di Firenze che ha annullato per difetto di forma l'avvio della procedura di licenziamento collettivo la questione torna al centro del confronto del ministero. Al tavolo siederanno il ministero del Lavoro, la Regione Toscana, il Prefetto di Firenze, il sindaco di Firenze e quello di Campi Bisenzio e anche l'azienda, i vertici del sito fiorentino e quelli automotive oltre al colosso finanziario proprietario della fabbrica, Melrose plc, oltre alle tute blu di Cgil, Cisl e Uil.

Intanto è stato sottoscritto unitariamente un accordo che consente l'accesso alla Cassa integrazione per cessazione di attività per i 32 lavoratori della Easy Group, azienda di logistica e servizi dell'indotto della Gkn, fallita il 18 giugno scorso. Lo annunciano in una nota Fit-Cisl e Cisl, spiegando che ieri al ministero del Lavoro l'accordo è stato firmato dallo stesso Ministero, e da Regione Toscana, Fallimento Easy Group, Rsa, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Usb. «È un risultato importante per i lavoratori - dicono il segretario generale Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi e il segretario generale Fit-Cisl Toscana Franco Fratini - che, grazie a questo accordo, avranno la possibilità di beneficiare degli ammortizzatori sociali a cui altrimenti non avrebbero avuto accesso. Questa firma rende inoltre giustizia alla Fit-Cisl, che in un volantino nell'estate scorsa auspicava esattamente questa conclusione e che per questo fu oggetto di attacchi duri, fino alla rimozione delle bandiere all'esterno della Gkn. Il fatto che oggi tutte le sigle abbiano condiviso questo accordo, conferma che, al di là delle strumentalizzazioni, quella era la strada da seguire per il bene dei lavoratori».