Gkn, gli operai occupano l'atrio della Regione. Nel pomeriggio un incontro tra le parti

Convocato per le 15,30 un tavolo da remoto. Salvetti della Rsu: "Utilizzate le call con la scusa della pandemia per non prendersi mai le responsabilità"

Firenze. Presidio dipendenti GKN davanti alla Prefettura (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze. Presidio dipendenti GKN davanti alla Prefettura (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Campi Bisenzio, 1 dicembre 2021 - La pioggia non ferma la protesta degli operai Gkn. Da poco prima di mezzogiorno, una nutrita delegazione di tute blu della fabbrica di Campi ha invaso il centro a Firenze, con cori, canti e striscioni, per chiedere chiarezza sulla vertenza visto che nella mattinata di oggi era stato convocato un tavolo in Regione, incontro poi saltato.

Dopo le richieste degli operai - che dalla prefettura di via Cavour si sono spostati in piazza Duomo occupando l'atrio della Regione - pare che oggi nel pomeriggio ci sia un incontro con tutte le parti coinvolte nella vertenza. "Atrio in assemblea permanente. Qua siamo. Fradici di pioggia e dignità. Vogliamo incontro in presenza e conoscere tutto" scrive il Collettivo di Fabbrica su Facebook.

L'appuntamento convocato alle 15,30 di oggi è da remoto e gli operai stanno chiedendo a gran voce di farlo in presenza. "Presi per il c...o una volta, presi per il c...o sempre" tuona Dario Salvetti della Rsu di Gkn riferendosi all'incontro saltato di cui non conoscono i reali motivi dell'annullamento. "Nella notte strane trame e strane voci. Qualcuno dice che si è presentata la Cisl, qualcuno che è stato l'advisor, qualcuno il ministero, qualcuno che hanno ucciso l'uomo ragno e chi sia stato non si sa" scrive il Collettivo di Fabbrica su facebook ricordando che adesso la protesta è sotto la sede della Regione in piazza Duomo.

"Che garanzie abbiamo che ora non salti di nuovo l'incontro?" dice Salvetti ribadendo la necessità di un confronto con tutte le parti in carne e ossa, non tramite pc. "Utilizzate le call con la scusa della pandemia per non prendersi mai le responsabilità" sostiene ancora Salvetti ricordando che, come recita una delle canzoni della loro protesta, "è dal 9 luglio che questi scappano come conigli".

Barbara Berti