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E' morto Giuliano Cenci, pioniere dei cartoni animati. Era uno dei padri di Carosello

Il regista fiorentino aveva 86 anni. Era autore del cartone animato 'Un burattino di nome Pinocchio' / FOTO

Giuliano Cenci

Firenze, 12 aprile 2018 - La fata turchina gli ha chiuso gli occhi stamattina, poco dopo l'alba. Si è spento Giuliano Cenci, indimenticabile artista del cartone animato, regista di 'Un burattino di nome Pinocchio', nel '71, di diverse spanne sopra il Pinocchio disneyano, intelligenza e candore, fantasia e artigianato rigoroso del disegno, considerato il "papà" di 'Carosello'.

“Sono proprio un discolo, d'accordo... Sì però... Posso fare lacrime per il mio papà fino a che non guarirà, poi la fata apparirà ed il miracolo avverrà”. Chi non si è commosso di fronte a quei fotogrammi animati che raccontano l'amore dei figli per i padri, la gratitudine per i Geppetti del quotidiano, e la nostalgia profonda per una maternità che guarisce e fa i miracoli?

Tre mesi fa Cenci cadde in malo modo e la conseguenza fu un'emorragia cerebrale. Nonostante l'intervento chirurgico sia andato in porto, si sono verificate complicazioni dalle quali non si è ripreso. Quelle mani affaticate, indebolite, avevano disegnato anche Calimero, animato Corto Maltese, ma anche il draghetto Grisù e la Pimpa.

Nato nel 1931 Cenci ha innovato il mondo del cartoon. Ciò gli è riconosciuto dai grandi maestri - quelli della Pixar lo hanno omaggiato durante una delle edizioni del Genio Fiorentino promosso da Matteo Renzi. Basta fare una semplice ricerca in rete e solo sulle tecniche di animazione si resta a bocca aperta.

Basti sapere che ha anticipato di 40 anni Roger Rabbit. Nel 2013, Cenci aveva potuto coronare un sogno e toglieri una spina che gli faceva male dentro. Del suo bellissimo 'Pinocchio', del primo Pinocchio animato, del 1971 (costato sette anni di lavoro), che non ebbe la fortuna che si meritava a motivo di problemi di distribuzione, si erano smarriti i negativi originali negli studi Rai. Ebbene quei negativi furono finalmente ritrovati e restaurati e 'Un burattino di nome Pinocchio', con la voce narrante di Renato Rascel, era finalmente diventato un dvd, prodotto da Rai Eri, da non perdere, da tenere in casa. Coraggio Giuliano, metti mano a una nuova opera d'arte.

“Con Giuliano Cenci perdiamo un grande fiorentino e un grande professionista nel campo dei cartoni animati che ha portato la fiorentinità nel mondo – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella - Con lui se ne va un pezzo della nostra infanzia: chi da piccolo non ha visto il cartone ‘Un burattino di nome Pinocchio’! Un vero capolavoro apprezzato a livello internazionale, le cui fasi di lavorazione vennero realizzate tutte a Firenze” “Nella sua lunga carriera Cenci ci ha regalato emozioni e divertimento - aggiunge il sindaco - Ha dato tanto ai giovani, a cui era molto legato, mettendo a disposizione la sua esperienza di animatore e forte era il suo legame con Firenze, come dimostra anche il suo impegno nella divulgazione della storia e della cultura della nostra città”. “In questo momento di dolore per la scomparsa di Giuliano - conclude Nardella - siamo vicini alla sua famiglia”.

“In occasione del 185° anniversario della nascita di Carlo Lorenzini – ricorda Maria Federica Giuliani, presidente della Commissione Cultura del Comune – ebbi l'onore di consegnare a Giuliano Cenci il Marzocco per il suo Pinocchio, una delle migliori pellicole d’animazione realizzata nel nostro paese, poi restaurata grazie al contributo della Regione Toscana, e per le tante pellicole d'animazione realizzate nel corso della sua carriera. La Firenze della cultura – conclude la presidente Giuliani – perde con Giuliano Cenci un grande autore ma anche un prestigioso divulgatore della storia e della cultura della nostra città”.

 

 

Le esequie saranno celebrate venerdì 13 alle ore 16 nella chiesa di Settignano.

Michele Brancale