
Robert Powell in una scena del Gesù di Nazareth
Firenze, 8 dicembre 2021 – Una miniserie capolavoro, una delle più spettacolari super produzioni europee degli anni ’70. A Firenze sta per aprire i battenti una mostra monografica speciale e attesissima, sul ‘Gesù di Nazareth’ di Franco Zeffirelli, che ripercorre la realizzazione di una pietra miliare nella storia della produzione televisiva, avendo segnato profondamente l'immaginario collettivo.
Da venerdì 10 dicembre al 31 gennaio, nella Sala della Musica della Fondazione Zeffirelli, in piazza San Firenze, sarà allestita l’esposizione ‘Il mio Gesù’, la mostra sul capolavoro televisivo del regista trasmesso dalla Rai nel 1977. Attraverso fotografie e disegni originali la mostra intende mettere in luce il grande lavoro progettuale di Zeffirelli nel periodo che precedette le riprese; e sottolineare il suo approccio che è quello di un artista formato nella tradizione della cultura classica e umanistica. Due anni di riprese tra Marocco e Tunisia, durante i quali Zeffirelli fu costantemente affiancato da consulenti per gli aspetti culturali e teologici, con un chiaro ambizioso obiettivo: ricostruire la figura di Gesù a partire dal contesto storico e culturale dell'epoca e del paese in cui visse. Nato e cresciuto in una terra occupata, carica di odio e di sofferenza, dove si incontravano e si scontravano la cultura ebraica e quella pagana, Gesù portò il messaggio rivoluzionario del Nuovo Testamento. Un messaggio sempre attuale, che Zeffirelli intendeva diffondere in modo accessibile e spettacolare presso i pubblici di tutte le culture. Alla fine si lasciò convincere dall'insistenza del produttore inglese Lew Grade, che nel 1973 aveva prodotto al Royal National Theatre di Londra Sabato Domenica e Lunedì di Eduardo De Filippo, avendo così occasione di apprezzare il lavoro registico di Zeffirelli. Amico comune, il grande Laurence Olivier fu la prima star ad aderire al grande progetto, presto seguito da "un vero firmamento di stelle" che affiancarono il bravo ma allora sconosciuto attore di teatro Robert Powell nella sua magistrale interpretazione di Gesù: Peter Ustinov per Erode, Christopher Plummer per Erode Antipa, Anne Bancroft per Maria Maddalena, James Farentino per Pietro, James Mason per Giuseppe di Arimatea, Claudia Cardinale per l'adultera, Renato Rascel per il Cieco, Michael York per Giovanni Battista, Anthony Quinn per Caifa, Ian Holm per Zerah, Ernest Borgnine per il Centurione romano, Rod Steiger per Pilato. Indimenticabili Valentina Cortese per Erodiade e una giovanissima Olivia Hussey nell'impegnativo ruolo di Maria.
Maurizio Costanzo