Sì, il mare toscano sta bene: la foca monaca, straordinaria presenza

L'avvistamento dell'isola di Capraia testimonia la salute di questa zona del Mediterraneo

Capraia (Livorno), 10 settembre 2022 - Immagini eccezionali girate in una grotta marina dell’isola di Capraia. Le riprese a raggi infrarossi mostrano la foca monaca arrivare nella grotta che utilizza come rifugio per dormire alcune ore e poi, dopo il riposo, riprende la via del mare. Si stima che in tutto il Mediterraneo ci siano solo settecento esemplari di questa specie e la presenza documentata a Capraia è un risultato davvero importante, che dimostra come il nostro mare sia in buona salute.

Le immagini del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano - che ha varato un programma di monitoraggio per questa specie - sono state riprese all’infrarosso nella notte fra il 4 e 5 settembre scorsi e sono state mostrate ai giornalisti dal presidente del Parco Giampiero Sammuri insieme al capo del Reparto operativo della Direzione Marittima di Livorno Giovanni Scattola, le ricercatrici di Ispra Giulia Mo e Sabrina Agnesi e il sindaco di Capraia Marida Bessi. Il filmato, visibile su Youtube sul canale del Parco Arcipelago, è stato catturato dalle telecamere di monitoraggio che l’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha posizionato nelle grotte dell’isola.

Un avvistamento che dopo molti mesi dimostra che il mammifero marino continua a frequentare in tutta tranquillità Capraia dopo le di numerose segnalazioni di avvistamento di un esemplare nel 2020. Ma gli avvistamenti erano sempre stati di pochi secondi e parziali, ora il video è completo e dettagliato.

Da ormai circai due anni l’area oggetto di monitoraggio da parte di Ispra è protetta con telecamere e da una apposita ordinanza del Parco Nazionale che dal 24 giugno 2020 vieta l’accesso all’area. La foca monaca è una specie classificata dalla Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) come specie minacciata di estinzione, è rigorosamente protetta e considerata una delle specie più minacciate della Terra. L’ultimo avvistamento di foca monaca validato da Ispra nell’Arcipelago, prima di quello di Capraia del 2020, era stato nel 2009 a Giglio Campese.

«Queste immagini che abbiamo ora sono una conferma straordinaria – ha detto Sammuri - e ripagano dell’impegno profuso negli ultimi anni. Ritengo che questo sia il risultato anche della sensibilità dei capraiesi (con in testa l’amministrazione comunale), della tempestività dei provvedimenti di salvaguardia adottati (ordinanza) e dell’attivazione della vigilanza con le telecamere e con il controllo garantito dalla Capitaneria di porto. Le immagini sono emozionanti e ringrazio le ricercatrici di Ispra per la professionalità e la passione che stanno mettendo in questo progetto che risulta essere uno dei più importanti tra i tanti condotti dal Parco Nazionale nel campo della conservazione della biodiversità».

«Le immagini ottenute in questi giorni - commentano le ricercatrici Giulia Mo e Sabrina Agnesi – confermano la valenza dell’areale del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano quale area di frequentazione della specie nonché dell’importanza delle misure spaziali di protezione e gestione offerte dal sistema dei parchi e delle aree marine protette italiane».

«La foca monaca con la propria presenza impreziosisce lo straordinario patrimonio naturalistico delle acque della Toscana» ha evidenziato l’ammiraglio Angora, direttore marittimo della Toscana e Comandante del porto di Livorno. «Questo evento è un successo e conferma che la comunità capraiese ha fatto una scelta giusta di equilibrio tra tutela del mare e fruizione sostenibile» ha concluso il sindaco Marida Bessi. Maila Papi