REDAZIONE CRONACA

"Vendita libera dei giornali. Qualità più vicina ai lettori"

Riffeser Monti (Fieg): " Sì alla proposta di Nardella: avviare un confronto E’ il momento di ulteriori iniziative comuni e condivise a sostegno del settore"

Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg, con il sindaco Dario Nardella

Firenze, 22 dicembre 2021 -  «L’idea del sindaco di Firenze di vendere giornali e quotidiani ovunque, anche al bar, è ottima perché avvicina il giornale ai lettori rendendo disponibile e accessibile l’inf ormazione professionale di qualità ai cittadini". Così Andrea Riffeser Monti, Presidente della Fieg (Federazione Italiana Editori giornali) ed editore de La Nazione, commenta le dichiarazioni del primo cittadino e coordinatore delle Città metropolitane Anci, Dario Nardella, a sostegno della vendita dei quotidiani. "Dopo il Protocollo sottoscritto tra Anci e Fieg per sostenere e modernizzare le edicole e la campagna comune per la legge sull’educazione alla cittadinanza nelle scuole, è il momento di ulteriori iniziative comuni per il settore", prosegue Riffeser Monti. "Gli editori – ha concluso il numero uno della Fieg - comunicano la loro immediata disponibilità ad un confronto per approfondire la questione sollevata dal sindaco di Firenze Nardella e studiare soluzioni condivise". Il sindaco Nardella, già promotore della politica di rilancio delle edicole, nel corso del consueto appuntamento degli auguri di Natale ai giornalisti, ha rilanciato il suo sostegno alla carta stampata proponendo di “liberalizzare“ la vendita dei quotidiani: bar, tabaccai, stazioni di servizio, in modo da rendere la carta stampata più vicina ai cittadini. "La liberalizzazione dei quotidiani sarebbe un grande apporto a tutta la filiera dell’informazione", ha detto Nardella che vede in questa apertura una mossa "per incentivare l’acquisto dei quotidiani, che hanno una loro specificità e alimentano la buona informazione, quella basata sulle competenze professionali". E’ altresì necessario – si sostiene – garantire anche la salvaguardia delle edicole. Che comunque, dalla “liberalizzazione“ ipotizzata da Nardella e ben accolta dalla Fieg, guadagnerebbero a loro volta "una nuova missione", ovvero "la possibilità di svolgere altre attività, perché le edicole sono dei luoghi di socialità che vanno difesi, però uscendo da questa dimensione dell’esclusività della filiera della vendita della carta stampata". "Questa idea – ha concluso il primo cittadino di Firenze – spero non scateni polemiche, ma semmai voglia di approfondire. E io sono pronto a creare un dibattito sul tema insieme ai sindaci, al mondo degli editori, dell’informazione e ai rappresenti degli edicolanti".