BARBARA BERTI
Cronaca

Spettro chiusura: sos dalla Linari, Gkn accorre

Presidio last minute degli operai di Campi davanti alla fabbrica di Calenzano. Petizione on line per mobilitare personalità e associazioni

Firenze, 28 luglio 2021 -  Una delegazione di lavoratori della Gkn di Campi, affiancati da rappresentanti del gruppo di supporto "Insorgiamo con i lavoratori Gkn", ieri mattina ha allestito un presidio last minute’ davanti alla Linari G Lavorazioni Meccaniche Srl di via Volta a Calenzano. "i problemi non devono restare dentro ai cancelli delle singole fabbriche, i licenziamenti non devono passare sotto silenzio", spiega Davide Pinelli, Rsa Cobas dell’azienda nata negli anni 70 come sub-fornitore per Nuovo Pignone per cui tutt’oggi lavora. Alla Linari i lavoratori – 16 in produzione e 3 amministrativi – sono venuti a conoscenza di una mail nata come comunicazione interna tra l’amministratore e il suo personale di fiducia ma mandata in copia anche alla responsabile della produzione. "La bassa percentuale di fatturato anche dei mesi scorsi non giustifica la continuazione e non può sostenere tutti i costi... per mantenere tutta ‘la baracca’ bisogna fatturare almeno... (tot euro, ndr) ogni mese. Occorre prendere provvedimenti urgentissimi" recita la missiva. I lavoratori hanno subito chiesto lumi sulla comunicazione alquanto ambigua e, così, ieri mattina (mentre c’era il presidio Gkn ai cancelli) si è svolto un incontro tra la Rsa aziendale e la proprietà, affiancata da Cna. "Ci è stato ribadito che se dovesse continuare il calo di volumi produttivi saranno adottati dei provvedimenti. Ma al momento la situazione economica e finanziaria non prevede esuberi e non è imminente il rischio chiusura" spiega Pinelli sottolineando che se veramente c’è un calo di produzione "prima di passa dalla cassa integrazione o altre forme di sostegno, non si parla di chiusura. Comunque vigileremo con attenzione". E in questo saranno aiutati dai lavoratori Gkn.

Allo stabilimento campigiano, l’assemblea permanente va avanti da quasi venti giorni e, aspettando la convocazione del tavolo del Mise, è la Uilm ad alzare la voce. "Chiediamo il ritiro della procedura di licenziamento. Se non c’è un intervento immediato del governo si rischia che Gkn faccia da apripista ad altre aziende" tuona Rocco Palombella, segretario generale Uilm, ieri a Firenze per il consiglio regionale Uilm Toscana. Nel frattempo Enrico Rossi, Claudio Martini e Vannino Chiti si sono fatti promotori dell’appello (https://appellogkn.it/) per un comitato di sostegno a favore dei lavoratori della Gkn. "Associazioni, organizzazioni sociali e sindacali, personalità politiche e istituzionali, della società, movimenti e partiti politici e associativi, cittadinanza devono mobilitarsi". Intanto ieri sera a Sesto, alla casa del Popolo di piazza Rapisardi, per sensibilizzare gli spettatori alla vicenda Gkn, i Pinguini Theater hanno portato in scena "7 minuti" di Stefano Massini, testo ispirato a una vertenza realmente accaduta in Francia . Al termine di delegati della Gkn sono saliti sul palco con l’assessore Camilla Sanquerin.