MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

4 febbraio, vent’anni fa la nascita di Facebook: ha rivoluzionato il concetto di ‘amicizia’

I social hanno anche portato alla nascita di nuove professioni: Influencer vs Creator, il punto della situazione e il futuro del settore

Facebook compie 20 anni

Facebook compie 20 anni

Firenze, 4 febbraio 2024 - Il 4 febbraio 2004 uno studente di Harvard, Mark Zuckerberg, insieme ad un gruppo di amici lancia una rete sociale dedicata al mondo universitario. Si chiama The Facebook e da lì a poco si allargherà ad altre università americane per poi avere la diffusione mondiale che conosciamo. Aprendo così la strada alla valanga dei social media e ad una rivoluzione nella società, nel concetto di privacy, amicizia, informazione, politica, lavoro, con la nascita di nuove professioni all'insegna dei like. A distanza di vent'anni Facebook, nonostante scossoni e scandali, la migrazione dei più giovani che lo percepiscono come il social dei 'boomer', resta la piattaforma più longeva e più grande dal punto di vista numerico: secondo i dati dell'ultima trimestrale, resi noti dalla società nelle scorse ore, sulla piattaforma ogni giorno nel mondo sono attive 2.11 miliardi di persone, 3,07 miliardi ogni mese. Nell'ottobre 2021 Facebook - la società non l'app - ha cambiato nome in Meta per abbracciare il metaverso e una nuova vita. Un ecosistema che comprende Messenger lanciata nel 2011, Instagram comprata nel 2012 e WhatsApp nel 2014. E da pochi mesi anche Threads, l'anti Twitter. La società ha investito anche nei Reality Labs la divisione che lavora sui visori di realtà mista e, inevitabilmente come altri big, nel settore dell'Intelligenza artificiale. "Nei prossimi anni Facebook cambierà per effetto dell'introduzione di funzioni di Intelligenza artificiale generativa. Molti post saranno creati con l'aiuto dell'IA e avremo bot che saranno al nostro servizio", spiega Vincenzo Cosenza esperto di social media, che immagina un futuro "sempre più immersivo con spazi sociali tridimensionali. Questo imporrà - conclude - nuove regole e cautele". Ovviamente i social network hanno aperto anche a nuovi ruoli e professioni. Il settore dell’influencer marketing vivrà probabilmente un anno di cambiamento e ristrutturazione dopo quanto accaduto negli ultimi mesi e in virtù delle recenti linee guida emesse dall’Agcom, un primo e fondamentale passo per la regolamentazione di un ecosistema che, solo in Italia, vale 300 milioni di euro (la creator economy vale 1 miliardo secondo i dati di Show Reel Media Group). Interviene in questo discorso Mambo, la prima content factory italiana nata all’interno del Gruppo OneDay, con un roster di 200 talent tra Italia e Spagna, che forma giovani creator e li supporta nella loro professionalizzazione. “Spesso per velocità e semplificazione influencer e creator vengono utilizzati come sinonimi, mentre nella loro forma più pura identificano due professioni digitali ben distinte, pur con qualche area di sovrapposizione - commenta Tommaso Ricci, Managing Director di Mambo -. Ciò che li accomuna è sicuramente la capacità di produrre contenuti digitali all’interno di piattaforme social e di intrattenimento, la possibilità di parlare a community molto popolate di utenti fidelizzati e l’abilità di contestualizzare all’interno della loro creatività il racconto di un prodotto o di un servizio in collaborazione con un brand. Tuttavia, da un lato c’è l’intento di influenzare verso il proprio personaggio, dall’altro di trasmettere un messaggio autentico e di vicinanza alle persone. La nostra previsione è che in futuro il focus sarà sempre più sui creator, proprio per la loro capacità di arrivare al pubblico con autenticità, di essere gli uni diversi dagli altri e di conoscere a fondo il consumatore al quale si stanno rivolgendo”. Nasce oggi
Jacques Prévert
nato il 4 febbraio del 1900 a Neuilly-sur-Seine. Soprannominato il poeta dell'amore, nelle sue opere trattò la libertà, la compassione, il sogno, ma da attento testimone del suo tempo, non rinunciò a criticare l'oppressione sociale e alla satira contro i potenti, attirando verso di sé entusiasmo ma anche qualche ostilità. Nel giorno del compleanno di Facebook, che ha ‘rivoluzionato’ un concetto antichissimo come l’amicizia, è più che mai utile richiamare alla memoria una sua frase che recita così: “La novità è la cosa più vecchia che ci sia.”