Rossi: "Tutto alla luce del sole. Sono stato sempre nel tetto delle spese"

L'ex presidente della Regione Toscana: "Preferivo parlare di politica e del Pd ma io sono tranquillissimo. Abbiamo chiarito fino all’ultimo centesimo"

Enrico Rossi

Enrico Rossi

Firenze, 14 aprile 2021 - Enrico Rossi stava rimettendo a posto gli appunti per la presentazione del manifesto de "Le Agorà" che avverrà oggi con un collegamento nazionale via web concluso da Goffredo Bettini, quando ha saputo degli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria sui soldi investiti per la sua campagna elettorale a presidente bis della Toscana nel 2015.

Avrebbe preferito parlare di politica, immagino...

"Presentiamo un passo importante per cercare di dare un’impronta ancor più di sinistra al Pd, ma se ora bisogna parlare di inchieste giudiziarie non ho motivo per tirarmi indietro. Avanti con le domande".

Partiamo dal fondo. L’inchiesta è di diversi anni fa. Perché non l’ha resa pubblica tanto che solo in queste ore si sa della richiesta di rinvio a giudizio?

"Sono stato ascoltato una volta dai magistrati tanto tempo fa, credevo fosse finita lì, non ho saputo più nulla. Insomma sapendo come mi sono comportato credevo fosse chiusa lì. Comunque sia, sono tranquillissimo e credo che la magistratura faccia bene a fare il suo lavoro fino all’ultimo dubbio che può avere. Io e il mio legale abbiamo dimostrato che è stato fatto tutto lecitamente, nel rispetto della legge. Per questo sono, ripeto, tranquillissimo".

La procura non ritiene sia tutto alla luce del sole, come lei sostiene.

"Non viene contestato come illecito nessun finanziamento che ho ricevuto; tutti i finanziamenti che ho ricevuto sono stati verificati e su nessuno di essi è stato trovato nulla da ridire. E questo è un punto importante. Mi viene solo contestato di aver superato il tetto di spesa fissato per la campagna elettorale. Noi, io e il mio legale, crediamo che sia invece il calcolo della procura ad essere sbagliato. Lo abbiamo dimostrato fino all’ultimo centesimo nella nostra memoria. Quel tetto noi lo abbiamo rispettato".

Ci sono anche altri aspetti.

"Mi viene contestato anche il falso ideologico, un’accusa che viene rivolta esclusivamente a funzionari pubblici ma che non può essermi rivolta perché ovviamente ho firmato il bilancio per la campagna elettorale non da presidente ma da privato cittadino. Si tratta dunque di aspetti formali di cui si occupa il mio legale".

L’accusa punta il dito sui finanziamenti dell’associazione ’Eccoci’ guidata dal suo fedelissimo Ledo Gori che sarebbero stato utilizzati per la campagna elettorale.

"Io ho investito e speso per la campagna elettorale 2015 i soldi che ho certificato. L’associazione ha raccolto nel tempo finanziamenti che sono stati utilizzati per la mia attività politica come incontri, iniziative, pubblicazione di libri, viaggi di lavoro. Ma ripeto i fondi usati per la campagna elettorale, non hanno secondo i nostri conti, superato il tetto stabilito".