Toscana e difesa del suolo: crescono le risorse, cento milioni contro frane e alluvioni

Gli stanziamenti della Regione: cantieri entro sette mesi. Sull’Arno intervento importante all’altezza del centro storico di Firenze

Sul dissesto idrogeologico la Toscana è impegnata a stanziare fondi importanti

Sul dissesto idrogeologico la Toscana è impegnata a stanziare fondi importanti

Firenze, 13 aprile 2023 – Novantanove milioni di euro per nuovi lavori nel campo della difesa idrogeologica e della lotta al dissesto, fra argini da sistemare, frane da consolidare e casse di espansione.

Sono appena arrivati in Toscana, aggiungendosi ai 600 milioni di euro degli interventi già in corso. A fare il punto su quanto fatto e sui progetti in partenza, sono stati il presidente Eugenio Giani e l’assessora alla difesa del suolo, Monia Monni.

"Si tratta di uno dei temi al centro del governo della Regione - ha detto il governatore - anche alla luce dei cambiamenti climatici, della siccità e dei disastri che il territorio subisce con le bombe d’acqua". "Stiamo lavorando su un doppio fronte – ha proseguito Monni - contrastando il cambiamento climatico, col piano della transizione energetica, ma anche rafforzando le misure di adattamento dei territori con investimenti importanti".

60 MILIONI DAL PNRR

Partendo dalle novità, in Toscana sono in arrivo 99 milioni di euro. Di questi, 60 milioni sono stati stanziati tramite Pnrr, attraverso il Dipartimento della Protezione civile e permetteranno l’avvio dei cantieri entro sei/sette mesi. Sosterranno in tutto 23 progetti nei luoghi che hanno vissuto un evento oggetto di emergenza nazionale.

Per esempio, sull’Arno è previsto un intervento da 15 milioni di euro nel centro di Firenze. Qui verranno realizzate opere di contenimento strutturali, con arredi (soprattutto fioriere e ringhiere) che si inseriranno nel contesto cittadino.

In più, ci saranno alcune strutture temporanee, per rialzare provvisoriamente gli argini in caso di allerta e garantire la sicurezza in caso di eventi simili a quello del 1966. In provincia di Arezzo i lavori andranno a chiudere gli interventi post alluvione del 2019, aggiungendo altri 16 milioni ai 23 già stanziati. Importante anche il cantiere di Pistoia per una cassa di espansione sul Bure (14 milioni di euro) finalizzata a ridurre la pericolosità dell’Ombrone.

SOLDI PER LE FRANE

Altri 30 milioni arriveranno da fondi Fesr. In particolare, dieci serviranno a combattere le frane, fenomeno molto forte in Toscana per le caratteristiche stesse del territorio. Altrettanti andranno a opere a difesa del suolo e ulteriori dieci alla lotta all’erosione costiera (anticipando i finanziamenti chiesti mediante Pnrr). Ci sono infine 9 milioni di euro del Ministero delle Finanze dedicati ai progetti del Comuni e accessibili (come quelli Fesr) tramite bandi.

I LAVORI IN CORSO

Fra gli interventi già finanziati e in corso, che valgono complessivamente 600 milioni di euro, sono state evidenziate le opere idrauliche sul fiume Serchio (11 milioni di euro), le casse di espansione Pizziconi e Restone a Figline e Incisa Valdarno (31 milioni), i lavori di Marina di Cecina (11 milioni) e quelli di Follonica e Pratoranieri (11 milioni).

L’EROSIONE COSTIERA

Un ultimo tassello riguarda la lotta all’erosione costiera. In questo caso, la Toscana ha chiesto 96 milioni di euro che rientrano nel Masterplan della Costa, ma che ancora non ci sono. "Siamo in lista d’attesa – ha detto il presidente Giani -. Avevamo già avuto l’ok di Draghi e Gelmini affinché fossero finanziati col Pnrr e siamo pronti a realizzarli". Nel frattempo alcuni interventi partiranno grazie ai già citati fondi del Fesr.