
Dj Grecos
Firenze, 9 agosto 2021 - Mario Mangiarano, classe ’63, è conosciuto a Firenze e non solo come dj Grecos. Entra in contatto con la musica fino da piccolo, quando la madre calmava i suoi pianti mettendo una radiolina dentro al passeggino. I vinili del padre erano i suoi giocattoli preferiti: Mario adorava l’odore delle copertine e passava i pomeriggi a studiarne le peculiarità, arrivando a scoprire il cosiddetto ‘scratch’.
"Il mio vero nome d’arte era Grecos, perché mia madre era greca, ma tutti mi chiamavano ‘il dottore’. A quel tempo si mixava per davvero, non come adesso, e io ero uno dei più bravi. Oggi c’è il software che lavora al posto dell’uomo: non si può più parlare di dj, ma di jukebox" spiega Mario nostalgico.
Dj Grecos vanta il Guinness dei Primati per aver suonato 131 ore consecutive senza interruzione: "Chiamai la sede del Guinness dei Primati di Bologna chiedendo cosa avrei dovuto fare. Mi dissero che servivano un notaio, testimoni e analisi dell’urina per controllare che fosse tutto in regola. E così mi misi all’opera. La prima volta suonai 64 ore no stop al Full Up di Firenze". Dal 1996 resta imbattuto il record di Grecos: cinque giorni consecutivi di musica alla Baia Imperiale di Gabicce.
"La cosa più difficile fu il non mangiare. Bevevo un litro d’acqua ogni ora: in cinque giorni e mezzo persi 5 chili. Ero perfino collegato all’ufficio della Nasa per il monitoraggio delle mie condizioni fisiche e mentali, utili per le ricerche sulla vita nello spazio".
Il dj fiorentino ha attraversato nella sua carriera il passaggio dall’analogico al digitale. Secondo lui, nonostante non sia stato un cambiamento così traumatico, a oggi un orecchio esperto riesce a notare il declino della qualità musicale. Prima degli anni ’80 coloro che producevano musica erano musicisti perciò, oltre a scrivere la musica, ne creavano anche un’atmosfera.
Con la nascita dell’house, la musica non è più realizzata dai musicisti, ma dai dj; per questo motivo non si lavora più sulla melodia, ma sul groove. Da sempre promotore di un mondo della notte sano e responsabile, Mario afferma a malincuore che oggi a contare davvero non è più la bravura di un professionista, ma piuttosto i numeri: "Se hai un milione di follower su Instagram hai possibilità di essere chiamato a suonare, se ne hai duemila no". Mario ricorda i tempi passati in cui, insieme all’amico Carlo Conti, venne creata la prima radio di programmi già mixati e poi, sulla scia americana, la prima radio in vetrina dal nome Radio Planet, un successo poi imitato.
Da qualche anno Grecos ha abbandonato la scena musicale dei locali fiorentini per dedicarsi alla produzione. Ha aperto due etichette discografiche: la Black Circle e la Track 66. Entrambe hanno avuto un’importante risonanza negli Usa, dove Mario ha iniziato a far conoscere la sua musica, divenendo l’unico dj italiano con residenza fissa nei club di Las Vegas.
"Una volta al mese vado a Las Vegas, dove mi esibisco al locale Tempo sulla East Sahara Avenue. È un sogno che si avvera" spiega Mario. Tra i piani futuri un progetto radiofonico top secret che partirà a breve, e nel 2023 l’addio alla consolle: "Dai 60 anni voglio dedicarmi al mio amore più grande: il doppiaggio", conclude Mario, ricordando per l’occasione l’amico Fabrizio Frizzi, che contribuì ad accrescere il suo amore per il doppiaggio. "Sarò Grecos il doppiatore".