Decreto legge sul Coronavirus, le norme dettate a tutela della disabilità

I principali provvedimenti emanati dal Governo

Affrontare la disabilità

Affrontare la disabilità

Firenze, 20 marzo 2020 – La gravità della situazione creatasi con l’emergenza coronavirus si ripercuote sulla vita di individui, famiglie e comunità e, in misura maggiore, su quella delle categorie più fragili come le persone disabili, sicuramente più a rischio e in grande difficoltà in un periodo così complesso.

Il Decreto Legge n° 18 del 17 marzo, che prevede le misure governative di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese a causa dell’epidemia da Covid-19, ha previsto numerose misure a tutela della disabilità, in particolare circa i permessi legge 104/92, smart working, cure domiciliari.

I permessi della legge 104 sono estesi dal decreto: per gli aventi diritto agli ordinari tre giorni mensili si cumulano altri 12 giorni da usufruire nel corso dei due mesi marzo e aprile per un totale di 18 giorni che i lavoratori che assistono una persona con disabilità grave e quelli a cui la stessa è riconosciuta possono distribuire secondo le esigenze nei due mesi. Per genitori di figli con handicap di gravità iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospiti in centri diurni a carattere assistenziale, si prevede il congedo straordinario di 15 giorni col 50% della retribuzione, senza il limite di età dei figli di 12 anni, stabilito negli altri casi.

Chi lavora in condizioni di disabilità grave o ridotta capacità lavorativa ha la possibilità poi di utilizzare lo smart working (lavoro agile), se la modalità è compatibile con la propria prestazione lavorativa.

L’assenza dal posto di lavoro del genitore di un figlio disabile, preventivamente comunicata al datore di lavoro e motivata dalla necessità di assistenza, non può costituire giusta causa di licenziamento. Nel periodo di sospensione dell’attività scolastica e dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali è prevista in alcuni casi dal decreto la possibilità di fruire, a domanda, di servizi analoghi individuali, domiciliari o a distanza, nei confronti di coloro che presentano alta necessità di sostegno, nel rispetto delle misure di contenimento del virus.

In attesa di conoscere le modalità operative di tali servizi è ben comprensibile come gli stessi richiederanno un grande sforzo organizzativo e di buona volontà da parte di Istituzioni, Amministrazioni, operatori e famiglie perché il tema della disabilità, in tutte le fasce di età interessate, abbia la necessaria attenzione e si riescano a garantire in concreto i diritti fondamentali riconosciuti dalla nostra Costituzione. Pensiamo in particolare alle esigenze di assistenza educativa e didattica degli studenti disabili e alle necessità di attivare modalità di vicinanza e sostegno, anche se non necessariamente a presenza.

Il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha creato online una pagina per supportare le scuole nell’attività didattica a distanza per gli alunni con disabilità. Sui risultati anche di questi sforzi si misurerà la nostra capacità come società e Paese di non lasciare indietro nessuno. Gli aggiornamenti sulle norme del decreto riguardanti il coronavirus relative alle persone con disabilità saranno consultabili a questo link.                                                                                                                                                                                                                                              

Andrea Mucci