Cure Covid, accordo per anticorpi monoclonali: 100mila dosi in tre mesi. Farmaco in estate

Firma in Regione tra Tls, Invita. Primi test sull'uomo

Firmato l’accordo per lo sviluppo degli anticorpi monoclonali

Firmato l’accordo per lo sviluppo degli anticorpi monoclonali

Firenze, 2 marzo 2021 - La Regione ha firmato l'intesa con 'Toscana life sciences' sugli anticorpi monoclonali. Nasce la società Tls sviluppo. Una nuova realtà che promette una decisa svolta nella cura contro il Coronavirus. "È la societa'- spiega il governatore della Toscana Eugenio Giani - che consente la produzione materiale di 100 mila dosi in tre mesi e altrettanti nei tre mesi successivi per quella che e' la medicina contro il Covid. Finora si e' parlato di vaccini, ovvero di un elemento di prevenzione. Adesso il lavoro di ricerca, che il professor Rappuoli e il suo team di ricerca hanno sviluppato fin dagli inizi sugli anticorpi monoclonali, si concretizza con vere e proprie dosi che, una volta inoculate, consentono anche al malato di poter reagire".

Giani evidenzia la grande opportunita': "Ci sono 5-6 laboratori nel mondo che stanno sempre piu' perfezionando gli anticorpi, uno e' in Italia, a Siena con una produzione interamente in Italia. E per produrlo ecco questa nuova societa' che dipende da Tls con un investimento di Invitalia, una partecipata dallo Stato che mette le risorse. È un risultato storico perche' se sui vaccini siamo arrivati dopo molti altri, solo in questi giorni si sta testando l'antidoto made in Italy, sulla medicina possiamo arrivare prima di altri proprio sulla base di questo accordo".

"Ieri gli anticorpi sono stati inoculati al primo paziente in un centro a Verona - spiega il presidente di Tls Fabrizio Landi - la sperimentazione sull'uomo ha preso il via e puntiamo di completare il percorso tra fine primavera e inizio estate. Una volta ottenuta l'approvazione daremo il via alla produzione". Il progetto, per il quale saranno impiegati 38 milioni di euro, prevede l'attivazione del complesso industriale a Siena per la produzione del farmaco. "Questa nuova arma rappresenta per noi - aggiunge Giani - 100.000 dosi che possono diventare nei tre mesi successivi (maggio, giugno, luglio) 100.000 medicine per persone ammalate di Covid".