Variante indiana in Italia, Crisanti: "Potrebbe sfuggire a vaccino"

"Il fatto che siano stati identificati già due casi di variante indiana è un campanello d'allarme importante, perché significa che probabilmente ce ne sono molti, molti di più" ha sottolineato l'esperto

Il virologo Andrea Crisanti

Il virologo Andrea Crisanti

Roma, 27 aprile 2021 - "Ho sempre detto che queste riaperture erano intempestive. Bisognava aspettare ancora un po' per creare una capacità di risposta del sistema sanitario nazionale, perché siamo a un livello in cui la saturazione si può facilmente raggiungere. Poi non abbiamo creato l'infrastruttura per controllare le varianti. Con un ulteriore mese avremmo potuto far diminuire i casi, far diminuire la pressione sul sistema sanitario e creare un sistema di monitoraggio delle varianti. Allora avremmo aperto con più sicurezza".  Questa l'opinione del virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova, espressa a 'Buongiorno' su Sky Tg24.

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"Ora - ha affermato il virologo - sarà una corsa disperata a vaccinare quante più persone possibile. Bisogna sperare che nel frattempo non veniamo attaccati da varianti. Non penso che sia un approccio corretto, è un compromesso che va incontro alle giuste esigenze degli operatori. Queste però sono cose che si potevano programmare anche prima". 

"In questo momento non sappiamo qual è il repertorio delle varianti" di Sars-CoV-2 "in Italia. Facciamo un test parziale, una volta ogni 15-20 giorni, su un campione molto limitato e su pezzi del virus estremamente limitati. Va cambiata la strategia" . "La nostra capacità di monitorare le varianti ha una sensibilità bassissima - ha spiegato - Il fatto che siano stati identificati già due casi di variante indiana è un campanello d'allarme importante, perché significa che probabilmente ce ne sono molti, molti di più", ha ribadito l'esperto. "Se facessimo decine di migliaia di sequenze e trovassimo due casi potremmo dire che sono casi isolati ma se ne analizziamo poche centinaia e ne troviamo due, cambia completamente".

La flessione dei morti "dipende da due fattori: la velocità con la quale si fanno le vaccinazioni e si raggiunge un numero di vaccinati che ha un impatto sull'Rt, perchè anche i vaccinati hanno un impatto sull'Rt, perchè sottraggono persone suscettibili. Poi dipende da tutte le misure che metteremo in atto per impedire che varianti resistenti al vaccino entrino in Italia, e su questo fronte non si è fatto nulla, sia a livello nazionale che europeo". "Non cala - prosegue Crisanti - perchè le misure che abbiamo preso finora non sono state sufficienti. Se si vedono i dati di mobilità recentemente pubblicati da Google, si vede che l'Italia ha una mobilità interna che è tre volte quella della Germania e due volte quella della Francia. E' evidente che, siccome il virus cammina con le nostre gambe, più ci muoviamo, più incontriamo persone, più abbiamo possibilità di trasmetterlo, è una questione probabilistica, solo diminuendo la probabilità si abbatte l'Rt".

"Le misure annunciate dal ministro Speranza, di bloccare i voli dall'India, sono corrette, ma dovrebbero essere affiancate da misure che prevengono la triangolazione e poi bisogna creare l'infrastruttura, creare una quarantena vigilata per chi viene da questi posti. Non si può lasciare all'iniziativa dei singoli un problema di sanità pubblica così rilevante". "Quello che sta succedendo in India, Cile e Brasile è il risultato combinato di aperture insensate e sviluppo di varianti con trasmissibilità elevata. La variante indiana è una variante che genera cluster molto numerosi, probabilmente ha un indice di infettività alto. In India ha completamente soppiantato la variante inglese. Poi ha due mutazioni nella regione che funziona da bersaglio per gli anticorpi neutralizzanti, quindi si ritiene che in qualche modo possa sfuggire al vaccino" ha avvertito Crisanti.