Coronavirus, boom di richieste di ansiolitici in farmacia

E sempre più fiorentini ricorrono a sedativi per problemi d’insonnia

I disturbi del sonno sono aumentati con il Covid (Archivio)

I disturbi del sonno sono aumentati con il Covid (Archivio)

Firenze, 13 marzo 2020 – Non solo mascherine e gel disinfettanti, del resto già da tempo e in molte farmacie esaurite. Dopo il boom di richieste di questi prodotti, che va avanti ininterrotto oramai da qualche settimana, i fiorentini, soprattutto in queste ultime ore, cercano di gestire l’accentuata paura da Coronavirus come possono, anche facendo sempre più ricorso a prodotti specifici per trattare l’ansia.

E così, in molte farmacie, si è registrata un’impennata negli acquisti non solo di ansiolitici, ma anche di sedativi per indurre il sonno. “Sono giorni indubbiamente difficili per tutta la popolazione – ci spiega un farmacista – dovuta all’allerta internazionale sulla diffusione del Coronavirus da una parte, e l’isolamento in casa dalla’altra. Tutto questo genera in molte persone, soprattutto le più fragili ed emotivamente sensibili, dubbi, paure e preoccupazioni. Il risultato è che in questi giorni registriamo un aumento del numero di persone, soprattutto di mezza età, che ricorre a un farmaco per gestire le proprie ansie, per cui occorre sempre una prescrizione medica. È bene sempre ricordarlo: questi farmaci possono generare dipendenza e bisogna fare molta attenzione alle dosi, soprattutto se si prendono altri farmaci.

Pertanto consigliamo sempre ai nostri clienti che ci chiedono informazioni e consigli, di evitare il fai da te e di rivolgersi al proprio medico curante, che parlando e conoscendo il soggetto, con un quadro ben preciso del suo problema, può giudicare se sia opportuno o meno l’uso di queste sostanze, oppure optare per una terapia psicologica e non farmacologica. Lo ripetiamo sempre a tutti: anche e soprattutto in questo momento, così come in qualsiasi altro periodo della vita di stress acuto che una persona attraversa: è bene sempre consultare prima di tutto il proprio medico prima di fare ricorso a questo tipo di farmaci”. Per ritrovare la sensazione di calma e superare questo momento di difficoltà che vede tutta la popolazione in allerta e costretta in casa, il possibile ricorso all’effetto placebo di questi farmaci deve quindi essere gestito innanzitutto dopo che il proprio medico curante ne abbia valutato e accertato la reale opportunità.

Una situazione d’ansia, quella generata dall’allerta Coronavirus e dalla paura del contagio, che sta provocando in molti soggetti anche problemi d’insonnia. Sempre più persone faticano ad addormentarsi, oppure hanno un sonno agitato, si svegliano nel cuore della notte e non riescono facilmente a riaddormentarsi.  In questo periodo anche i disturbi del sonno sono sempre più diffusi tra i fiorentini, tant’è che in farmacia sono sempre più le persone alla ricerca di rimedi in grado di favorire il sonno.

Maurizio Costanzo