Covid Italia 13 maggio: sono 8.085 i nuovi casi, 201 i morti

Ancora in netta discesa i ricoveri: le terapie intensive sono 99 in meno

Emergenza Covid

Emergenza Covid

Roma, 13 maggio 2021 - Il premier Draghi ha ribadito ieri durante il question time alla Camera la sua linea. L'approccio è per la gradualità. Lunedi' però la Lega chiederà di nuovo un'accelerazione e così faranno anche le altre forze politiche che si sono schierate per rivedere le misure anti-Covid. Si auspica che gia' tra martedi' e mercoledi' ci possa essere il nuovo decreto che riveda il coprifuoco allungando l'orario alle 23. Possibile poi un nuovo step a inizio giugno alle 24 ma per ogni decisione occorrera' aspettare i dati di venerdi' che registreranno numeri da regione bianca per alcune regioni come il Molise, l'Umbria e la Sardegna. Al momento tuttavia l'orientamento sarebbe ancora quello della cautela, ovvero di aspettare ancora qualche giorno e far si' che il nuovo decreto vada in vigore piu' avanti, la settimana successiva. Ma il pressing continuerà. Anche legato alla possibilita' di riaprire altre attivita' come il settore del wedding o di anticipare alcune misure legate alle palestre e alle piscine al chiuso. Il presidente del Consiglio ha chiesto che nella cabina di regia si affronti il tema della quarantena. Verrà eliminata per gli ingressi provenienti dai Paesi del G7, in particolare Usa, Canada e Giappone. Mentre si manterrà la prudenza per gli ingressi provenienti da quei Paesi dove c'è un indice di alta diffusione. Il premier punta a mettere in sicurezza l'avvio della stagione turistica e la chiave è anche l'accelerazione sui vaccini con il generale Figiuolo che oggi ha scritto alle Regioni dando l'avvio anche alle vaccinazioni da lunedi' alla fascia 45-49 anni e da venerdi' alla fascia 40-44 anni.

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Mentre i dati della pandemia migliorano in maniera importante, sia a livello nazionale che a livello toscano, si discute sui nuovi parametri da utilizzare per valutare il diffondersi del virus. L'Istituto superiore della Sanità (Iss) e tecnici delle Regioni al lavoro sul possibile nuovo modello di valutazione del rischio del contagio, che oggi dovrebbe essere esaminato nell'incontro tra Governo e Regioni. Sul tavolo ci sarebbe la revisione di due indicatori: l' Rt ospedaliero e l'incidenza dei casi di infezione da Covid. Il passaggio in zona ad alto rischio avverrebbe se il livello di occupazione di area medica ospedaliera e area intensiva arrivasse rispettivamente al 30% e al 20% (ora al 40 e al 30). Tre le fasce di incidenza: quella a maggior rischio sarebbe fissata a partire da 150 casi su 100mila persone.

 

Covid Italia, i dati del 13 maggio  

Sono 8.085 i casi Covid in Italia nelle ultime 24 ore, contro i 7.852 di ieri: si conferma il calo piuttosto robusto su base settimanale, considerando che giovedi' scorso i contagi erano stati 11.800. I tamponi sono 287.026, 19mila in meno di ieri, tanto che il tasso di positivita' cresce leggermente dal 2,6% al 2,8%. I decessi sono 201 (ieri 262), per un totale di 123.745 vittime dall'inizio dell'epidemia. Ancora in netta discesa i ricoveri: le terapie intensive sono 99 in meno (ieri -64) con 81 ingressi del giorno (il dato piu' basso da due mesi) e sono 1.893 in tutto, mentre i ricoveri ordinari calano di 672 unita' (ieri -657), e sono 13.608. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

Vaccini Toscana: "Arriveremo a 55 mila somministrazioni al giorno"

Con l'apertura di nuovi punti vaccinali, tra cui Fucecchio, Certaldo, Montecatini, Pistoia, Dicomano, Scarperia e Reggello, la Toscana arriverà «a 35 mila somministrazioni al giorno negli hub pubblici, a cui si aggiungeranno le vaccinazioni fatte dai medici di famiglia e dai farmacisti, per un totale di 55 mila dosi giornaliere». Lo ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani, intervenendo in commissione sanità del Consiglio regionale che ogni settimana fa il punto sullo stato di avanzamento della campagna di vaccinazione.

 

Rt ospedaliero: cos'è e come potrebbe cambiare il parametro per i colori delle regioni

Covid Italia, i dati del 12 maggio 

Sono 7.852 i nuovi contagiati da Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore secondo il bollettino del Ministero della Salute. 262 i decessi. I guariti sono 19.023 ed è ancora in calo il trend dei ricoveri in ospedale (-657) e nelle terapie intensive (-64) rispetto a martedì 11 maggio 2021. I tamponi processati sono 306.744 con un tasso di positività al 2,6% (+0,1%). 24.950.456 le dosi di vaccino somministrate in totale, pari al 29,3% della popolazione vaccinata con almeno una dose.

 

Covid Toscana 12 maggio

Covid Toscana. Il governatore della regione Eugenio Giani anticipa i dati di oggi, mercoledì 12 maggio. I nuovi casi registrati in Toscana sono 495 su 23.190 test di cui 13.726 tamponi molecolari e 9.464 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 2,13% (6,7% sulle prime diagnosi).

 

In Toscana richiamo Pfeizer e Moderna dopo 42 giorni

In Toscana si allunga fino a 42 giorni l'intervallo tra prima e seconda dose di vaccino Pfizer e Moderna, ma solo per chi prenoterà la somministrazione da domani giovedì 13 maggio, per chi ha già prenotato o fatto la prima dose, invece, non cambia niente. Lo fa sapere la Regione. Questo nuovo intervallo di somministrazione per il richiamo, si spiega, è stato disposto dalla Regione Toscana per motivi organizzativi ed entro i termini indicati dalla direttiva del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo.

 

Covid Italia 11 maggio 

Ancora in calo la curva epidemica in Italia. I nuovi casi Covid nelle 24 ore sono 6.946 contro i 5.080 di ieri, ma con oltre 156mila tamponi in piu', 286.428. Tanto che il tasso di positivita' crolla al 2,4% (ieri 3,9%), il valore piu' basso dal 2 ottobre. In aumento invece i decessi, 251 (ieri 198), per un totale di 123.282 vittime dall'inizio dell'epidemia. Prosegue la discesa dei ricoveri: le terapie intensive sono 102 in meno (ieri -34) con 100 ingressi del giorno, e scendono a 2.056 totali, mentre i ricoveri calano di 490 unita' (ieri +7), 14.937 in tutto. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. 

Vaccini Toscana, apre il portale per le classi 1962 e '63

Sono oltre 16.000 le persone nate nel 1962 e 1963 che hanno prenotato il vaccino sul portale regionale della Toscana che ha aperto a questa categoria di persone intorno alle ore 17. Lo rende noto usando i social il presidente della Toscana, Eugenio Giani precisando che «il portale ora scorre più velocemente». Per quanto riguarda invece gli addetti delle professioni sanitarie, si apprende dalla Regione Toscana, il portale ha registrato quasi 4.000 prenotazioni sul totale di 19.500 persone non ancora vaccinate e soggette a obbligo vaccinale. Poco più di 2.000 sono infine le prenotazioni fatte dalle forze dell'ordine dalla riapertura della loro categoria nei giorni scorsi.

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Alcune regioni potrebbero tornare arancioni

Mentre al ministero della Salute si ragiona su una possibile modifica dell'indice Rt che potrebbe altrimenti rimandare alcune regioni in arancione nonostante il trend positivo su ricoveri e contagi. Il fine settimana intanto, complice il clima estiva, è stato caratterizzato da spiagge e zone della movida affollate, con tanti interventi delle forze dell'ordine che ieri hanno sanzionato 1.500 persone.

I matrimoni chiedono la ripartenza

Tra i settori che chiedono a gran voce la ripartenza c'è quello dei matrimoni, che lamenta perdite elevate a causa del blocco delle cerimonie. «Moltissimi futuri sposi e operatori del wedding - spiega il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini - mi hanno scritto e io li rassicuro: il Governo ci sta lavorando e sulla base dell'andamento dei contagi presto daremo una data» per la ripresa «perchè i matrimoni vanno programmati per tempo.E lo stesso vale per lo sport. Già in settimana ci saranno cabine di regia con il Cts per dare date a questi settori».

Tra le attività sportive in stand by ci sono le piscine al chiuso e le palestre. Per il wedding le Regioni puntano a ripartire già dall'1 giugno con le linee guida messe a punto, che prevedono banchetti all'aperto, ospiti rigorosamente distanziati e tutti con la mascherina. Ma una data più probabile è quella del 15 giugno. Il via libera alle piscine al chiuso potrebbe invece avvenire prima. Ovviamente, tutto è condizionato da un'attenta analisi dei dati epidemiologici dal 26 aprile.

Ristoranti al chiuso, quando potrebbero avere il via libera

Per quanto riguarda i ristoranti al chiuso, caffè al bancone ed il prolungamento del coprifuoco (alle 23 o alle 24 a seconda di quale linea prevarrà nel Governo) le novità potrebbero scattare già da lunedì 17 maggio. Ma si tratta di punti ancora divisivi all'interno della maggioranza ed il premier Draghi dovrà quindi trovare una sintesi come è accaduto per le riaperture del 26 aprile scorso. La cabina di regia politica che deciderà si riunirà a metà settimana. Le misure andranno poi in Consiglio dei ministri. «Il Governo - spiega Gelmini - ha scelto di procedere verso riaperture graduali, progressive e in sicurezza, ma non possiamo abbandonare tutte le precauzioni, le mascherine serviranno ancora. La campagna vaccinale però va avanti e possiamo guardare al futuro con ottimismo e fiducia, mentre sono buone notizie anche la riduzione dei contagi, dei posti letto e delle terapie intensive».

L'Anci invita alla prudenza

I dati di ieri, oltre alle minori vittime, fanno registrare un aumento del tasso di positività (dal 3% al 3,7%), con 8.292 contagiati. I ricoverati in terapia intensiva sono scesi a 2.192, 19 in meno di sabato. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 15.420 persone, in calo di 379 unità. Il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, invita alla prudenza: «Se si rispettano le restrizioni, la mascherina, il distanziamento - osserva - sicuramente non avremo particolari problemi. Se invece pensiamo che abbiamo superato la pandemia, e purtroppo non è così, rischiamo di ritrovarci nuovamente con i contagi e con l'aumento del tasso di occupazione dei reparti Covid, dei reparti di terapia intensiva e davanti ad altre chiusure». Sulla stessa linea il presidente della Campania, Vincenzo De Luca. «Apriamo i locali pubblici fino a mezzanotte - dice - non è questo che mi preoccupa. Ho terrore per la movida. Se avremo una movida incontrollata, a settembre avremo una quarta ondata del Covid».

Via la mini-quarantena per chi viene da Paesi europei in Italia

Dal 15 maggio verrà superata la mini quarantena per le persone provenienti dai Paesi europei. Lo stesso varrà anche per chi arriva da Gran Bretagna e Israele. In quanto agli Usa, verranno potenziati i voli Covid free ed entro la metà di giugno l'obiettivo è quello di eliminare la quarantena, applicando sempre lo stesso criterio (tampone, vaccino o Covid). È il risultato del tavolo fra il ministro degli Esteri Di Maio e della Salute Speranza.

Gli over 70 possono prenotare il vaccino chiamando un numero verde

La Regione Toscana per aumentare la copertura vaccinale degli over 70 (persone nate tra il 1941 e il 1951), che non possono prenotarsi sul portale regionale, perché sprovvisti di computer o di smartphone oppure senza una adeguata assistenza da parte di familiari, ha messo a disposizione il numero verde gratuito 800117744. Chiamando a questo numero (dalle ore 9 alle 17, dal lunedì al venerdì), risponderanno degli operatori che provvederanno a effettuare la prenotazione sul portale in base delle indicazioni che saranno fornite dalla stessa persona interessata. Il giorno dell’appuntamento sarà sufficiente presentarsi all’hub prescelto muniti di tessera sanitaria. La documentazione, relativa al consenso informato, potrà essere firmata al momento della vaccinazione.

Vaccini. L'Unione europea non ha rinnovato il contratto con AstraZeneca

L'Unione Europea, che si prepara ad adire alle vie legali nei confronti di AstraZeneca, non ha rinnovato il contratto di fornitura dei vaccini anti-Covid con la casa farmaceutica anglosvedese: lo ha annuciato il Commissario al Commercio, Thierry Breton. La Commissione rimprovera ad AstraZeneca di non aver rispettato gli impegni in materia di forniture dei vaccini, con 30 milioni di dosi consegnate nel primo trimestre dell'anno rispetto ai 120 milioni di dosi pattuite. AstraZeneca ha inoltre rivisto al ribasso le consegne relative al secondo trimestre, con 70 milioni di dosi consegnate contro i 180 milioni previsti dal contratto di fornitura.