LUIGI CAROPPO
Cronaca

Collegamenti da vergogna

Il commento del caporedattore de La Nazione Luigi Caroppo

Luigi Caroppo

Firenze, 4 dicembre 2018 - Da Pistoia a Prato e a tutta l’area metropolitana fiorentina, una grande fetta della Toscana in ginocchio per tutta la mattinata: tutti bloccati sull’Autosole e sull’Automare, diventate per forza, da anni ormai le tangenziali della Piana. Ore e ore incolonnati: i poveri lavoratori pendolari (dal dirigente alla maestra, dalla commessa al tecnico del Nuovo Pignone) che viaggiano in auto, i camion, i furgoni degli artigiani. Appuntamenti saltati, caos e rabbia. Un medico di Careggi che doveva operare ieri mattina è entrato in autostrada a Calenzano alle 7 ed ha timbrato il cartellino alle 10. Per fare una manciata di chilometri. E’ un sistema infrastrutturale da vergogna. Basta un nonnulla per mandare in tilt la rete viaria tanto fragile: due incidenti sul viadotto dell’Indiano e in via Pistoiese a Firenze, alle porte dell’autostrada (nella quale si entra con un semaforo !).

A questo si è aggiunto un altro piccolo incidente a pochi metri dall’aeroporto e la perdita di una sostanza viscida in via del Sansovino. E così intorno alle 10 «Autostrade per l’Italia» (silenzio sui pannelli informativi) comunicava via Isoradio, unico appiglio, che tra Pistoia e Firenze Ovest occorrevano due ore e mezzo e si sconsigliava vivamente di mettersi in viaggio. Forse a piedi, anche senza essere maratoneti, ci si metteva di meno. Nel frattempo non si sa che fine farà la terza corsia autostradale dopo Firenze sud, la FiPiLi è uno stillicidio di incidenti e di rallentamenti che bloccano l’uscita di Scandicci, il tappo a Peretola è una costante in entrata e in uscita. Sveglia Toscana, non c’è solo l’aeroporto per cui battersi.