
Casello in autostrada (foto Germogli)
Firenze, 24 gennaio 2019 - "In questi giorni Autostrade per l'Italia sta immettendo altre casse automatiche (al posto di quelle manuali dove opera un esattore), derivanti da un accordo nazionale del luglio 2018, nelle stazioni di Firenze Impruneta, Firenze Scandicci, Firenze Ovest e Lucca". Esordisce così la nota della Cgil che continua: "Le rappresentanze sindacali locali avevano chiesto a gran voce, invece, di sospendere tali nuovi inserimenti. Era infatti prevedibile che insorgessero le difficoltà di questi giorni, già paventate dalle Rsa, a causa anche del cronico sottodimensionato del personale in tutti i settori dell’azienda, poiché per accompagnare il passaggio verso una più spinta automazione occorrono maggiori quantità e qualità di servizio e organici adeguati. Con le suddette scelte aziendali, invece, si stanno verificando - come gli utenti possono constatare - code, disservizi all'utenza ed eventuali rischi per la sicurezza dei lavoratori e degli utenti. La Società ha voluto procedere ugualmente, senza ascoltare e valutare, nonostante le mutate condizioni rispetto ai tempi dell’accordo, quanto proposto dalla rappresentanze sindacali, il cui obiettivo è quello di accompagnare le evoluzioni tecnologiche con una maggiore qualità del servizio, dell'assistenza all'utenza e con un organico adeguato edimplementato".
"Sappiano, quindi, i cittadini - conclude la nota - che le code, le difficoltà e gli eventuali forti disagi hanno un solo responsabile: la direzione aziendale. I lavoratori e le loro rappresentanze, invece, stanno dalla parte dei cittadini, rivendicando una più consistente dote di servizio e di occupazione, che un gestore di un percorso a scorrimento veloce e pedaggiato come una autostrada deve offrire. A livello nazionale, i sindacati hanno chiesto al Ministero un tavolo urgente di discussione su concessioni autostradali e fattore lavoro".