
Protesta in via Da Tolentino
Firenze, 1 aprile - Hanno raccolto più di 100 firme in pochi giorni a sono pronti a consegnarle in Comune. I residenti di via Niccolò da Tolentino puntano il dito contro la rivoluzione rifiuti che coinvolgerà la zona con la raccolta porta a porta. "Abbiamo quasi tutti appartamenti piccoli, senza terrazza e senza giardino. Tra di noi ci sono famiglie con bambini piccoli e anziani. Vogliamo tutti fare la differenziata ma è impensabile adottare un sistema del genere", spiega Valentina Francolini, una delle promotrici della petizione. Lei vive in un appartamento nel quartiere dei ‘Greci’, in via Niccolò da Tolentino, poco dopo Careggi. Gli abitanti, qualora la raccolta firme non dovesse avere nessun effetto, annunciano battaglia: continueranno per protesta a portare i propri rifiuti lì dove c’erano i cassonetti e procederanno per vie legali. Una situazione che ricorda molto molto da vicino quella che si sta registrando a Sorgane, dall’altra parte della città. Anche qui i residenti hanno alzato le barricate contro una forma di smaltimento di rifiuti che a loro pare assolutamente inadatta al quartiere. Intanto a dare mano ai residenti della strada il comitato Cittadini per Firenze che, proprio ieri, ha chiesto un incontro urgente con i vertici di Alia e con il vicesindaco Alessia Bettini. "Chiediamo che chi di dovere venga a vedere coi propri occhi la situazione in cui si ritrovano a vivere queste persone, bisogna trovare delle soluzioni condivise" dice Simone Scavullo, il presidente del Comitato. In realtà Alia si è resa disponibile, per chi non avesse gli spazi necessari per effettuare correttamente il porta a porta, di installare dei carrellati condominiali all’interno della corte, una soluzione respinta da chi vive "in quanto comporterebbe la perdita di spazi verdi". «Vivo in 45 metri quadri calpestabili, senza terrazza e senza nessuno spazio esterno. Non sono case che si prestano al porta a porta, né per la tipologia degli appartamenti né della zona molto abitata" aggiunge Giovanni Granone. Per il quartiere, la soluzione sarebbe l’installazione di cassonetti stradali con il riconoscimento dell’utente, "come deciso per altre strade" prosegue Santina Siracusa. Sono 10mila gli utenti del Quartiere 2 e del Quartiere 5 coinvolte nel primo step del progetto "Firenze Città Circolare", il nuovo piano dei rifiuti della Città di Firenze, coordinato e progettato da amministrazione comunale e Alia, con l’obiettivo di cambiare il sistema di raccolta differenziata per migliorarne la qualità e la quantità. Il nuovo servizio domiciliare interesserà tutto il territorio comunale con differenti metodologie di servizio (porta porta domiciliare con sacchi e bidoncini, cassonetti stradali smart e postazioni interrate) che avranno in comune la tracciatura di quanto conferito da ogni utente. «Abbiamo contattato tutti gli utenti e abbiamo avuto diversi incontri – sottolinea Domenico Scamardella, direttore dell’area fiorentina -. Firenze è una città grande e abbiamo studiato dei sistemi di raccolta che si adattano alle varie zone, anche ai residenti di via Niccolò da Tolentino abbiamo prospettato la possibilità di un’alternativa, quella dei carrellati condominiali, che hanno rifiutato".