IRENE CARLOTTA CICORA
Cronaca

Stazione cinese in caduta libera: ci sono rischi reali? Risponde l'esperto

Minaccia dallo spazio? Ne parliamo con l’ingegner Valfredo Zolesi, il presidente di Kayser Italia, l’azienda livornese per la ricerca spaziale con sede in via di Popogna

La stazione spaziale cinese Tiangong 1 – tra il 28 marzo e il 4 aprile – rotolerà verso l’atmosfera terrestre

Livorno, 25 marzo 2018 - Siamo talmente abituati a vedere film di fantascienza che la tentazione e il sogno proibito di essere protagonisti di un episodio ‘da raccontare’ ci fa desiderare – giusto un attimo prima di fare gli scongiuri – di vedere una pioggia scintillante di detriti spaziali volare sopra le nostre teste. La stazione spaziale cinese Tiangong 1 – in un giorno compreso tra il 28 marzo e il 4 aprile – rotolerà verso l’atmosfera terrestre, disintegrandosi in piccoli frammenti.

Ma che pericoli ci sono qui a Livorno? Il Telegrafo ne parla con un vero esperto, l’ingegner Valfredo Zolesi, presidente di Kayser Italia, l’azienda spaziale che da via di Popogna manda i suoi esperimenti tra le stelle. E al cielo, in questi giorni guarda con particolare attenzione.

«No, non serve neppure tenere chiuse le finestre – spiega l’ingegner Valfredo Zolesi – La navicella scenderà in ‘caduta libera’, diciamo, senza alcuna possibilità di controllo. Una volta dentro l’atmosfera terrestre, infatti, non ci sarà la possibilità di utilizzare i razzi per compiere la manovra di atterraggio o anche solo per rallentare. Non bisogna dimenticare, comunque, anche un’altra cosa. Tutto sommato i frammenti in cui si ridurrà non saranno di grandi dimensioni, anzi».

In molti si sono chiesti se ci sarà la possibilità di osservare questa spettacolare caduta. «Nella fase di rientro la navicella Tiangong 1 dovrebbe solo sorvolare alcune zone dell’Italia centrale – ha proseguito Zolesi – Questo perché non essendo in alcun modo controllabile è anche impossibile prevedere esattamente la sua traiettoria. E’ probabile che alcune ipotesi si potranno però comunque fare qualche ora prima, per avere un’idea più precisa. Vederla? Solo se sorvolerà l’Italia, ma è molto difficile». Le probabilità che la Toscana venga colpito sono molto basse, secondo alcuni calcoli pari a 1 su 300.000. Tecnicamente, dal momento in cui si perde il controllo di uno strumento simile si parla di ‘rottame spaziale’.

«Se c’è ancora potenza disponibile nei motori è possibile aggiustare la discesa e direzionare in qualche modo – conclude l’ingegnere – altrimenti ogni controllo è perduto». Dal 2016 la navicella spaziale cinese Tiangong 1 – che in italiano ha l’affascinantetraduzione di Palazzo Celeste, era stata lanciata in orbita nello spazio il 29 di settembre del 2011. Purtroppo il suo destino, che era quello di rientrare nelle acque dell’Oceano Pacifico, non si è compiuto e da due anni vaga intorno al nostro pianeta con una velocità di 7,5 chilometri al secondo.