PIER FRANCESCO DE ROBERTIS
Cronaca

Se l’assistenza viene data solo a pagamento

Il direttore della "Nazione" risponde ai lettori

Pier Francesco De Robertis

Firenze, 25 aprile 2017 - Caro direttore, lei che ne ha possibilità dia voce a tanti che si trovano a dover combattere con i call center: trattano in modo diverso chi vuole acquistare un servizio o vuol farne a meno. Quando hai bisogno di una assistenza non li trovi mai, se ti devono vendere qualcosa aprono le porte. Carlo Giannattasio

Caro Giannattasio, pubblico volentieri la sua lettera perché è una delle tante che riceviamo sull’argomento, riguardanti le compagnie più varie, e perché proprio qualche giorno fa sono incappato in un problema simile con Cartasi e ho potuto in effetti toccare con mano l’odiosità della cosa. Nel mio caso stavo cercando di segnalare una grana con l’accesso al portale (identificativi smarriti), non riuscivo a farlo online e allora ho provato a contattare un operatore. Che cosa ho scoperto? Che l’assistenza telefonica è a pagamento. Se desideri richiedere una nuova carta c’è il numero verde (gratis), se hai bisogno di qualcuno che ti risponda perché non capisci, non sei sufficientemente tecnologico da risolvere te online devi invece comporre un numero 892etc e quindi pagare. Questo - ovvio - per Cartasi come per le altre banche, come pure per quasi tutte le compagnie che offrono servizi telefonici e di utility. Mi è parso profondamente ingiusto, visto che sono un cliente, che già sborso diversi soldi durante tutto l’anno per i servizi offerti, e quando ho un bisogno mi pare doveroso poter usufruire di una assistenza facile (quindi uno con cui parlare) e gratuita. Se lo fanno per chi deve richiedere un nuovo servizio possono farlo anche con chi cliente lo è già. Se vogliono mantenerselo.