Livorno, scattano gli arresti per droga: così si spartivano lo spaccio in città / VIDEO

Un anno di indagini. smantellata una fitta rete di spaccio nelle principali piazze di Livorno in mano a pregiudicati tunisini

Cane antidroga durante l'operazione a Livorno

Cane antidroga durante l'operazione a Livorno

Livorno 26 aprile 2018 - Grazie all'operazione 'Piazza pulita' la Guardia di Finanza ha potuto assicurare alla giustizia un gruppo di spacciatori, per lo più tunisini, dopo un'indagine durata un anno. In tutto sono stati eseguiti 16 arresti dei quali 7 oggi all'alba, ma di questi 3 sono stati notificati in carcere. Sono state eseguite anche 15 perquisizioni non solo a Livorno, ma anche nelle province di Pisa e Bologna.

In tutto sono stati sequestrati 5 chili di droga, sono state documentare 720 cessioni di sostanze stupefacenti per un valore di oltre 200 mila euro. 12 clienti sono stato segnalati alla Prefettura e hanno un'età media tra 25 e 40 anni. Tra gli acquirenti anche consumatori provenienti da altre province.

L'aspetto significativo dell'azione investigativa delle Fiamme Gialle, coordinate da sostituto procuratore Sabrina Carmazzi della Procura della Repubblica di Livorno, sta nel fatto che si confermano punti nevralgici dello spaccio piazze e luoghi di Livorno già teatro di eventi analoghi. Infatti piazza della Repubblica, piazza Garibaldi, piazza Attias, piazza XX Settembre e piazza Mazzini erano le basi operative del gruppo di criminali in gran parte tunisini, conviventi o sposati con cittadine livornesi e con regolare permesso di soggiorno. Un dato quest'ultimi ricorrente, emerso infatti anche in altre operazioni antidroga.

Le sostanze  stupefacenti inoltre erano vendute per aree geografiche: eroina e cocaina tra piazza Garibaldi, in piazza XX, in piazza della Repubblica e in via Cesare Battisti. In piazza Mazzini soprattutto cocaina. In piazza Attas anche hashish. In via Gramsci dove si trova il centro di distribuzione del metadone, solo marijuana perché più economica e alla portata di tutti. E gli spaccistori tunisini abitano soprattuto nei quartieri ei Scompaia San Jacopo e Garibaldi. Ma nell'organizzazione erano coinvolti anche spacciatori Italiani, albanesi, nigeriani e dominicani.