
Il graffito sul muro di San Mauro a Signa che ha fatto scattare l'indagine della Digos
Signa, 22 settembre 2016 - UNA SCRITTA anonima, apparsa su un muro di San Mauro, nonostante la grammatica un po’ incerta, mise in moto la digos: «Chi non ha pagato tangenti metta un asterisco qui». Lì vicino, erano in corso i lavori per l’ampliamento dell’asilo. Un messaggio.
Dopo mesi d’indagine, non sono state trovate mazzette, ma si addensano i sospetti sull’Ufficio tecnico del Comune di Signa. E ieri mattina, gli investigatori della digos hanno notificato la sospensione dai pubblici uffici per tre dipendenti del municipio (Valerio Venturini, Vittorio Donti e Mariano Marfucci) e l’interdizione al lavoro per due imprenditori: Alvaro Pratelli della Italscavi, che ha sede a Scandicci, e Vasco Giorgetti, rappresentante della Calenzano Asfalti.
Il pm Leopoldo De Gregorio (che ha ereditato il fascicolo dal pm Luigi Bocciolini) ipotizza reati che vanno dal falso in atto pubblico all’abuso d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture, fino alla omessa denuncia e truffa ai danni dello Stato.
SECONDO quanto ricostruito, sotto la lente degli investigatori sono finiti interventi pubblici realizzati tra il 2011 e il 2014. Tra questi, i lavori di riqualificazione di piazza della Stazione, il cui appalto, aggiudicato alla Italscavi, sarebbe lievitato, a seguito di una variante, da 145mila a oltre 238mila euro. Sempre per effetto di una variante, la realizzazione del risanamento acustico di via dei Colli, ad opera della Calenzano Asfalti, sarebbe salita da 1.458.000 a 1.642.000 euro. Tre, invece le varianti, più l’approvazione di lavori complementari, per la ripavimentazione di via Roma e via dello Stadio, sempre a cura della Calenzano Asfalti: da 254mila euro, la spesa è raddoppiata a 585mila euro e spiccioli. Infine, la ditta di Giorgetti ha provveduto anche alla sistemazione dei giunti sul ponte sull’Arno. Dei quasi 40mila euro previsti, si è saliti a 48mila.
Le indagini avrebbero inoltre messo in risalto un «intenso traffico telefonico tra l’ingegner Venturini e gli assegnatari delle opere. Indagato anche un quarto dipendente del Comune, F.B.: sarà interrogato nei prossimi giorni dal giudice, che valuterà la sua posizione.