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Antonio Cariglia, l’impegno in politica come servizio

A Firenze si celebra il centenario di Antonio Cariglia, figura di spicco del socialismo italiano. Fondatore del Psdi, ha lottato per un'alternativa democratica e solidale. La sua eredità politica e sociale viene ricordata con un convegno e due pubblicazioni.

Antonio Cariglia, l’impegno in politica come servizio

FIRENZE

Costruire una grande forza socialista e democratica di alternativa in Italia. Questo l’ideale che ha segnato la lunga vita politica di Antonio Cariglia, scomparso a 86 anni il 20 febbraio 2010. L’uomo e il politico – è stato il segretario del Partito socialista democratico italiano – sono stati ricordati a cento anni dalla nascita a Firenze con un convegno e la presentazione di due pubblicazioni. Un momento di incontro e memoria voluto dalla Fondazione Filippo Turati onlus, di cui Cariglia fu fondatore nel 1965, cui hanno partecipato lo storico Zeffiro Ciuffoletti e il presidente della Turati, Giancarlo Magni, insieme a Carlo Nicolai, già vicesindaco di Pistoia. È stata approfondita quella che fu una figura di riferimento politico e morale fra i socialdemocratici italiani dopo la morte di Giuseppe Saragat. "Fu l’ultimo traghettatore del Psdi prima del naufragio". È scritto chiaramente nel volume di Simone Visciola “L’alternativa impossibile. L’idea socialdemocratica di Antonio Cariglia tra Italia e Europa negli anni della prima Repubblica“. Che offre un disegno puntuale e documentato di un "uomo sempre ispirato dal principio di solidarietà umana" così come il volume "Cariglia, il laburista", scritto da Giancarlo Magni ed edito, proprio in vista del centenario, dall’associazione Cultura e società.

Nato il 28 marzo 1924 a Vieste, sul Gargano, Cariglia si trasferì giovanissimo a Pistoia con la famiglia. Attraverso la Fondazione Turati, da lui voluta e fondata, realizzò strutture e centri socio sanitari in grado di erogare servizi per la popolazione: prima a Pistoia e a Gavinana, sulla montagna pistoiese, poi a Vieste e infine, nei primi anni duemila, a Zagarolo, alle porte di Roma. In politica fu eletto alla Camera, al Senato e al Parlamento europeo. Magni ha ricordato che Cariglia "trascorse anni a dimostrare la propria innocenza dopo le accuse che gli piovvero addosso sull’onda di Tangentopoli. Fu assolto con formula piena nel 2004. La sua azione contro un’ideologia massimalista in generale, ha fatto sì che fosse oggetto continuo di attacchi da sinistra". Già gli anni da studente liceale videro Cariglia opporsi al fascismo e ad aderire nel 1947 al Psdi di Giuseppe Saragat. A Pistoia organizzò corsi di lingue, di formazione professionale e un programma di edilizia economica e popolare. "Bisogna che la teoria diventi prassi. Questa frase era la sintesi perfetta del pensiero del leader socialista Filippo Turati ed era anche il principio ispiratore di Cariglia" ha ricordato Magni.

Maurizio Costanzo