
Un tiglio monumentale
Firenze, 23 settembre 2023 – E’ stato pubblicato sul sito del Masaf (il Ministero dell’agricoltura) l'elenco aggiornato degli alberi monumentali d'Italia: nel 2023 entrano 320 nuovi 'patriarchi verdi', per un totale di quasi 4.300 alberi o sistemi omogenei di alberi.
"Tuteliamo e valorizziamo lo straordinario patrimonio arboreo che contraddistingue l'Italia da Nord a Sud. Il censimento e l'inserimento degli alberi monumentali d'Italia nell'Elenco ufficiale rappresenta un'azione fondamentale di riconoscimento e tutela, che invita a conoscere il nostro territorio anche per far visita a questi 'patriarchi verdi', così importanti e caratterizzanti per il nostro paesaggio e le nostre comunità e di cui siamo orgogliosi", ha dichiarato il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ricordando il recente protocollo d'intesa siglato con l'Associazione Nazionale Forestali che contribuirà, tra gli altri obiettivi, anche alla conoscenza e alla tutela degli alberi monumentali.
TOSCANA; L’ELENCO DEGLI ALBERI MONUMENTALI
UMBRIA: L’ELENCO DEGLI ALBERI MONUMENTALI
Gli esemplari inclusi nell'Elenco ufficiale degli alberi monumentali d'Italia si contraddistinguono per l'elevato valore biologico ed ecologico, come età, dimensioni, morfologia, rarità della specie o habitat per alcune specie animali, ma anche per l'importanza storica, culturale e religiosa, per il loro stretto rapporto con elementi di tipo architettonico e per la capacità di caratterizzare il paesaggio sia in termini estetici che identitari.
Tra i nuovi ingressi c'è l'Acero di Caronia (Messina), di circa 1.000 anni con una chioma di circa 550 m², tra i più grandi esemplari di acero montano d'Italia; il maestoso Castagno di San Francesco da Paola, dedicato all'eremita e Santo Patrono della Calabria vissuto nel XV secolo, censito nel Comune di Presilano di Celico (Cosenza) e riconosciuto monumentale per l'età e le dimensioni (1285 cm di circonferenza), l'alto valore ecologico e la rarità botanica per fascia fitoclimatica; il Tiglio Sacro di Ospedaletto d'Alpinolo (Avellino), punto di riferimento per i pellegrini diretti al Santuario di Montevergine che, per imponenza, incute rispetto ed evoca un sentimento di pace e fede nel viandante; la sughera di Montalto di Castro (Viterbo), ragguardevole per le sue dimensioni, sia per la circonferenza (520 cm) sia per l'ampiezza della chioma rigogliosa (19-20 m); la sequoia gigante di Villa Piazzo di Pettinengo (Biella) dalle notevoli dimensioni del fusto (894 cm di circonferenza), inserita in un contesto di elevato pregio paesaggistico; il Platano di Scopoli, piantato nel 1778 all'interno dell'Orto botanico dell'Università di Pavia, il cui tronco ha raggiunto una circonferenza di 760 cm e giganteggia sulla città con i suoi 45 m di altezza.
Si confermano detentori dei record di altezza il platano comune di 55 metri situato nel parco del castello di Agliè (Torino), la sequoia sempreverde di 54 metri a Reggello (Firenze) e la sequoia sempreverde di 51 metri a Biella.
Tra gli esemplari di maggiore circonferenza, il fico magnoloide di 3600 cm a Villa Garibaldi a Palermo, il Castagno dei Cento Cavalli di 2200 cm di Sant'Alfio (CT) e il castagno di 1400 cm radicato a Grisolia (CS). I tre alberi più longevi d'Italia si confermano essere: l'olivastro di oltre 4000 anni di Luras (OT), il castagno di 3000/4000 anni sito a Sant'Alfio (CT) e il platano di 1870 anni radicato a Sacile (PN).
Allo stato attuale, le Regioni con il maggiore numero di alberi monumentali sono il Friuli - Venezia Giulia (455 esemplari), la Sardegna (407 esemplari), la Lombardia (366 esemplari), il Piemonte (319 esemplari) e la Campania (305 esemplari). I Comuni d'Italia dove è stato censito il maggior numero di patriarchi verdi sono Napoli (52 alberi), Caserta (51 alberi), Priverno (48 alberi), Palermo (46 alberi) e Roma (42 alberi).