REDAZIONE CRONACA

A Villa Vittoria Garden presentata la rivista Nuova Antologia

Quasi cento persone alla presentazione del nuovo fascicolo del trimestrale che vanta 158 anni di pubblicazioni ininterrotte. Il direttore Cosimo Ceccuti: “Ad ogni presentazione la città accoglie con maggior calore una rivista che realmente rappresenta la memoria storica e lo specchio della società contemporanea”

Un momento della presentazione del volume

Firenze, 6 luglio 2023 – È stato un pomeriggio animato da una cultura di grande qualità quello che si è svolto ieri pomeriggio a Villa Vittoria Garden. Protagonista la storica rivista Nuova Antologia, diretta da Cosimo Ceccuti, il cui ultimo fascicolo fresco di stampa è stato presentato dal direttore stesso e dal Professor Massimo Seriacopi. A fare gli onori di casa Giovanni Fittante, presidente di Villa Vittoria Cultura, con i saluti introduttivi dell'editore Antonio Pagliai, direttore editoriale del Gruppo Polistampa. “Con i suoi 158 anni di pubblicazioni ininterrotte - ha commentato Pagliai -, Nuova Antologia rappresenta una vera e propria eccellenza nazionale, nelle cui pagine si possono tutt'ora assaporare alcune delle firme più prestigiose e talentuose del nostro tempo”. Il professor Ceccuti ha poi presentato il suo intervento nel numero 2/2023 della rivista “Radici risorgimentali e attualiltà della Costituzione”: “La Costituzione italiana rappresentanel suo insieme quanto di meglio si poteva realizzare dal compromesso tra partiti politici e fazioni contrapposte. Ma i principi fondamentali espressi negli articoli iniziali si rifanno, col comune consenso, ai corrispondenti articoli della Costituzione della Repubblica Romana di Giuseppe Mazzini del 1849: la Costituzione più democratica che si sia mai avuta in Italia. Sovranità popolare, emancipazione dei cittadini, separazione dello Stato dalla Chiesa e parità tra tutte le religioni... A parte, il diritto allo studio: lo Stato per Mazzini ha diritto di accertare, mediante esame di idoneità, la capacità di un giovane agli studi. Una volta accertata però, nessuna somma può essere richiesta in ogni ordine e grado dell'insegnamento, poiché sarebbe una “pura tassa messa sull'ingegno”. Ovvero, un giovane capace e meritevole è un patrimonio dell'intera società”. A seguire l'intervento del Professor Seriacopi, dantista di fama nazionale: “Il messaggio che Dante ci ha lasciato più importante da trasmettere e da custodire è sicuramente quello della fratellanza (come l’avrebbe definita il Sommo poeta), della solidarietà (come la definiamo noi oggi). Questo atteggiamento si concretizza nell’impegno civile, che vorrei tanto venisse assunto, insieme al senso di responsabilità individuale e collettivo, dalle persone di ogni età, e in modo particolare dagli adolescenti e, attenzione, non solo in previsione della loro futura funzione di cittadini adulti, ma già considerando le persone che sono adesso, e che tanto possono già operare in questi sensi per sé e per gli altri. Capire il valore dell’altruismo, del dono d’amore, spezza le barriere che ci possono imprigionare nell’egoismo, e allo stesso tempo ci fa proiettare verso la comprensione della bellezza del mondo e dell’umanità”.