Tre centesimi in meno di contributi: multa

GROSSETO Per undici dipendenti nello scorso mese di luglio la ditta ha pagato 17.234 euro di contributi, ma secondo l’Inps l’importo...

Per undici dipendenti nello scorso mese di luglio la ditta ha pagato 17.234 euro di contributi, ma secondo l’Inps l’importo da versare era superiore: mancavano ben 3 centesimi. Mica uno. Tre. E quindi l’inesorabile meccanismo si è messo in moto e lunedì scorso ha partorito la nota di rettifica con tanto di sanzione: la ditta adesso dovrà pagare 13,49 euro entro il 7 febbraio. Non è chiaro se negli uffici Inps maremmani si sia brindato per la scoperta di questo tentativo di maxi evasione, ma di fronte ad un recupero crediti di tali proporzioni ci sta che possa essere prevista una variante alla Legge di bilancio per inserire nuovi fondi.

Sia chiaro: l’iter seguito dall’Inps è ineccepibile. Leggi e conteggi alla mano, ogni passaggio è corretto e dovuto, ma vogliamo parlare della burocrazia?

Alcune considerazioni. La prima. Il conteggio da parte delle aziende (o dei commercialisti) dei contributi da versare avviene con un programma che i computer applicano con software professionali e deve conteggiare 13 diverse voci ciascuna delle quali dà un importo che poi va sommato o sottratto agli altri e quando dopo la virgola ci sono tre numeri c’è un arrotondamento automatico. Seconda cosa. La sanzione dell’Inps di 13,49 euro è composta dai famigerati 3 centesimi "evasi" più 13,46 euro derivanti da sanzioni con un tasso di interesse del 9,5 per cento che, sinceramente, appare un filo fuori mercato. Ma tant’è. Però, siccome anche la burocrazia poi si mette una mano sul cuore, l’Inps rassicura l’azienda e spiega che la sanzione "potrà essere regolarizzata anche presentando domanda di rateazione".

Che carini.

Luca Mantiglioni