MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Tornano gli Scudi San Martino. I gesti d’altruismo diventano storia

Sabato in Palazzo Vecchio la consegna dei premi. Il presidente Lupi: "Esempio utile in questo momento"

Quarant’anni fa la prima consegna degli Scudi di San Martino. Un appuntamento diventato di primo piano, atteso e molto partecipato per l’intera città. Per l’edizione del quarantennale, con la consegna dei riconoscimenti sabato prossimo nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, anche un annullo filatelico. Nel nome e nel giorno in cui si celebra San Martino, il cui episodio più noto è quello del mantello condiviso con un mendicante, l’Istituto Scudi di San Martino premia alcuni gesti di altruismo di particolare significato. "Con questo appuntamento – spiega il presidente Roberto Lupi - portiamo a conoscenza esempi positivi di altruismo, sempre più fondamentali nella nostra società, soprattutto in questo momento storico. Martino fece un piccolo gesto di solidarietà umana, che se ripetuto diventa rivoluzione. C’è bisogno di raccontarli questi gesti fatti con il più completo altruismo e senza pensare alle conseguenze, perché corriamo il rischio di essere sopraffatti dai comportamenti negativi, individualismo, indifferenza. E sono in tanti in Italia e nel mondo ad aver bisogno di aiuto, sopraffatti da necessità, calamità, guerre. Quanto all’Istituto, abbiamo delegazioni in tutto il mondo e quest’anno si aggiunge anche il Camerun".

Il Consiglio comunale di Firenze appoggia l’Istituto Scudi di San Martino, promuovendo e sostenendo il premio. Quest’anno i diplomi di benemerenza andranno al granatiere Tommaso Armillei e a Salvatore Pantaleo per i loro gesti eroici. Ad Anastasia Rubio Betancourt, fondatrice e presidente dell’associazione franco-colombiana Linkaid, nata nel marzo 2020 per rispondere alle necessità della popolazione durante la prima ondata di Covid. Saranno premiati la dottoressa Deval Gadhvi, le Reti di solidarietà dei quartieri di Firenze, la squadra operativa e il personale Saf del Comando dei Vigili del fuoco di Pesaro, la Caritas parrocchiale Santa Maria a Quarto e il centro ascolto. E poi Carina Moise, instancabile volontaria che si è distinta nell’esodo di migliaia di famiglie in fuga dall’Ucraina. Gli Scudi in Bronzo a Maurice Collin che dopo 30 anni di pediatria a Grenoble, decise di dedicarsi come volontario ai più poveri del mondo.

Ai militari Antonio Addesse, Rosario Calandrino, Francesco Cistriani e Marco Segati impiegati nell’emergenza maltempo in Emilia, a Giulio e Carlotta Gambinossi, al maresciallo seconda Classe Saverio Luce e agli agenti Rocco Salerno e Giovanni Pio Gangai. E poi gli Scudi in Argento a Mattia Aguzzi, Alessandro Dioni, alla Municipalità di Przemysl della Polonia, alla nave San Marco (con collegamento video dell’equipaggio), e alla memoria di Vito Bugliarello.