Strategia Bandecchi Quasi risse e vigilantes "Europee poi a Roma ma ora rilancio Terni"

Stefano Bandecchi, direttore generale operativo dell'Università Telematica Nicolò Cusano, è pronto a scalare la "politica che conta" e a conquistare ben altri palcoscenici. Dopo il Comune di Terni, è pronto a lanciare Alternativa Popolare alle elezioni nazionali, con l'obiettivo di arrivare a Palazzo Chigi.

Strategia Bandecchi  Quasi risse e vigilantes  "Europee poi a Roma   ma ora rilancio Terni"
Strategia Bandecchi Quasi risse e vigilantes "Europee poi a Roma ma ora rilancio Terni"

di Annalisa Angelici

TERNI

La scalata alla “politica che conta“ è iniziata. Le idee sono chiare e Stefano Bandecchi è pronto a conquistare, dopo il Comune di Terni, ben altri palcoscenici. Il vulcanico condottiero dell’Università telematica Nicolò Cusano (nella pagina web dell’ateneo dedicata alla governance è definito ’direttore generale operativo’), fieramente livornese di nascita e temperamento, ha rianimato Alternativa Popolare, il partito creato da Angelino Alfano e ora lanciato alla ribalta delle elezioni nazionali. Perché non nasconde, Bandecchi, che si definisce "liberale" e "di centro", di voler arrivare a Palazzo Chigi, passando per l’Europa. Certo, in Italia hanno imparato a conoscerlo: è ospite di trasmissioni sulle reti nazionali (ieri sera a La Zanzara di Giuseppe Cruciani e David Parenzo ha “confidato“ di aver un patrimonio di tre miliardi), quelle stesse reti, come la carta stampata, che hanno raccontato anche l’ultimo episodio, in Consiglio comunale a Terni. Dove scende dal banco della Giunta e fa per avvicinarsi a un consigliere ma viene fermato dai vigili urbani.

Sindaco Bandecchi, quelle immagini hanno fatto il giro d’Italia...

"Io camminavo normalmente verso un consigliere che mi aveva provocato e aveva alzato la voce: sono stato bloccato da una ventina di persone. Sa che un pubblico ufficiale non può essere bloccato nell’esercizio delle sue funzioni? Lo dice la legge. Comunque ho dato mandato ai miei avvocati di chiedere i danni a tutti quelli che mi hanno definito aggressore".

Parliamo di politica. Qual è il primo passo, dopo Terni, per Alternativa Popolare?

"Siamo occupati in Trentino, dove il 22 ottobre si vota per il presidente e il consiglio della provincia autonoma di Trento. Abbiamo un nostro candidato, Sergio Divina, senatore, ex Lega. Siamo molto fiduciosi: è una persona seria, con accanto una squadra importante. Abbiamo già dato dimostrazione che sappiamo fare e che facciamo i fatti. A Trento si può creare una fra le economie più ricche d’Europa".

Ma all’orizzonte ci sono già le Europee, si vota nel 2024, a giugno. Ci sarete? Sarete pronti?

"Ci stiamo già lavorando e siamo convinti che anche lì potremo dire la nostra. Ora stiamo aspettando di capire se il Partito Popolare Europeo riesce a fare da paciere tra le forze politiche italiane per dare vita a un’alleanza popolare. Penso in particolare a Forza Italia. Se questo accordo non dovesse vedere la luce, non escludo che avvicinerò Matteo Renzi e il suo brand, ’Il Centro’: dobbiamo rappresentare al meglio l’Italia in Europa e per farlo dobbiamo esserci, devono esserci i migliori".

Ma con Renzi c’è già stato un “abboccamento“?

"Lei che dice? Altrimenti non farei il suo nome...".

Poi c’è l’Umbria...

"Si vota per il sindaco di Perugia e in Regione. Siamo pronti, Alternativa Popolare è pronta: sta scegliendo donne e uomini e si sta preparando a scardinare le cose anche lì".

E Terni?

"In quattro mesi abbiamo fatto tutto quello che non è stato fatto in trent’anni. In un anno sarà tutto sistemato. Sono andato a parlare con il ministro Pichetto Fratin perché voglio che venga bonificato il sottosuolo della città. Il progetto gli è piaciuto, vedremo. Presto incontreremo anche il ministro della Salute: ci servono 60 milioni di euro per il nuovo ospedale, ci sono dovuti, ce li daranno".

E le polemiche sui vigilantes, sugli “sceriffi“ di Bandecchi?

"Mi mortificano: lo Stato ha mandato nelle città i militari e preoccupano i vigilantes? Che le forze dell’ordine siano sotto organico a Terni, come in Italia, è un dato di fatto. È una soluzione ponte, fino al prossimo anno quando assumeremo 60 vigili urbani che saranno in strada di giorno e di notte. La sensazione di sicurezza è il punto di partenza per la rinascita di qualunque città".

Le telecamere potranno restare in Consiglio comunale?

"Chiaro che sì, abbiamo solo chiesto l’accreditamento: anche qui è stato sollevato un polverone senza motivo".

Ma Stefano Bandecchi si diverte a fare il sindaco?

"Mi sto divertendo, certo: con tutti gli imbecilli che si occupano di politica. Lo scriva, lo scriva...".