Spari a ripetizione vicino alle abitazioni a Livorno: inquietante precedente

Un villeggiante racconta l'inquietante esperienza di una pioggia di pallini a Marina di Bibbona, causata da cacciatori che non rispettano le distanze di sicurezza. Il mancato intervento delle guardie forestali ha lasciato un senso di frustrazione.

C’è un precedente inquietante di pochi giorni. "Mio babbo è stato cacciatore e non ho avversione per la caccia, ma non la pratico. Ho avversione piuttosto per la maleducazione, quando sfocia in prepotenza". Così scrive Leonardo Pellegrineschi raccontando ciò che è sucecsso a Marina di Bibbona. "Domenica scorsa – afferma – sono andato con la mia famiglia a Marina di Bibbona per godermi in santa pace gli ultimi giorni di estate. La pace è stata infranta alle 6 del mattino dagli spari dei cacciatori, una consuetudine in questo periodo. Stavolta però gli spari sono sembrati più vicini del solito, quasi adiacenti all’abitazione. Non stiamo parlando di case immerse nel verde o nelle campagne, ma di un centro abitato costeggiato da un fosso, al di là del quale, nei campi prospicenti, ci sono i cacciatori, attrezzati di tutto punto, con i capanni e uccelli legati, che fanno da richiamo.

Durante la colazione, che consumiamo in terrazza, degli spari molto ravvicinati ci hanno sorpreso e inquietato e ancora più la pioggia di pallini che ne è seguita. Sono sceso in strada dove ho trovato altri villeggianti allarmati, più che altro per le auto parcheggiate, e a voce alta ho fatto le rimostranze verso i cacciatori, distanti una cinquantina di metri. Di tutta risposta ho ricevuto un ’vieni qui’ intimidatorio. Poco dopo, un nuovo sparo ravvicinato e una nuova pioggia di pallini. Ho telefonato ai carabinieri di Cecina che mi hanno assicurato di aver ricevuto altre telefonate e aver sollecitato l’intervento dei Forestali. Nelle ore a seguire i colpi dei cacciatori sono continuati, la pioggia di pallini ugualmente e non si è visto nessun intervento. Probabilmente le poche guardie, erano impegnate altrove. Tuttavia il comportamento dei cacciatori e i mancati i controlli hanno lasciato un senso di frustrazione".