LISA CIARDI
Cosa Fare

Sos dalla Toscana. La Regione al governo: "Sostegni al reddito degli alluvionati"

Lettera al ministro dell’Economia Giorgetti e del Lavoro Calderone. In Parlamento e in consiglio regionale divampa la polemica politica. A Firenze l’opposizione chiede una commissione d’inchiesta.

Sos dalla Toscana. La Regione al governo: "Sostegni al reddito degli alluvionati"

Sos dalla Toscana. La Regione al governo: "Sostegni al reddito degli alluvionati"

FIRENZE

Il dramma dell’alluvione incendia il dibattito politico, fra polemiche in Parlamento e richieste d’aiuto. Ieri il presidente della Regione e commissario per l’alluvione, Eugenio Giani, ha chiesto al Governo nazionale di assicurare un sostegno al reddito ai lavoratori colpiti dagli allagamenti del 2 novembre, come avvenuto in Emilia-Romagna. In una lettera al Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e alla Ministra del lavoro Marina Calderone, Giani sollecita un ammortizzatore sociale unico per i lavoratori dipendenti e un’indennità una tantum per professionisti, autonomi, collaboratori, rappresentanti commerciali e titolari d’impresa. Inoltre, raccomanda di garantire almeno 9 mesi per la presentazione delle richieste di sostegno, stimando che nelle zone alluvionate ci siano 10.342 imprese e 22.301 addetti, più 7.564 lavoratori autonomi e collaboratori. Intanto la bagarre approda in Parlamento. "A oltre un mese dall’alluvione che ha causato 8 morti e 3 miliardi di danni – ha detto il senatore Dario Parrini (Pd) - il governo non ha fatto niente di serio e, in Senato, la maggioranza ha bocciato con 87 voti contro 59 un emendamento a mia prima firma, presentato a nome di tutti i parlamentari toscani del Pd, finalizzato a dare risposte a famiglie, imprese ed enti locali. Continueremo a batterci affinché il governo, che ha saputo solo mettere a disposizione la miseria di 5 milioni, si dia una mossa". Ping-pong di accuse anche in Consiglio regionale, dove una mozione Pd "in merito alle inadeguate misure governative" è stata rinviata per mancanza del numero legale.

"Il Governo, dopo i 5 milioni messi a disposizione nell’immediatezza degli eventi, non ha prodotto fatti significativi – ha detto il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli (primo firmatario) - se non la presenza del ministro Tajani, che ha annunciato risorse per le aziende. Nonostante il lavoro dei nostri parlamentari, il Governo ha deciso un posticipo degli adempimenti fiscali e contributivi al 20 dicembre. Perciò è stato presentato un emendamento affinché anticipi 500 milioni per misure urgenti, ma è stato negato". Il consigliere Alessandro Capecchi di Fratelli d’Italia, da parte sua, ha annunciato la richiesta di una commissione di indagine per "fare chiarezza sulla gestione dell’emergenza, gli interventi e la quantificazione dei danni". "Se Fdi chiederà una commissione saremo felici di partecipare – ha replicato Ceccarelli -. Anche perché siamo certi che non potranno che emergere il grande impegno profuso dalla Regione. Fdi invece ha pensato bene di sottrarsi al voto in Consiglio regionale sulla nostra mozione che chiedeva semplicemente che il Governo facesse quanto dovuto e promesso".

"Come è possibile pretendere lo stanziamento di ulteriori risorse - la risposta del capogruppo Fdi, Francesco Torselli – se ancora il presidente Giani non ha compilato la relazione sui danni? Riguardo alla mozione, il Pd non è stato in grado di votarla non avendo più il numero legale. Non sarà che alle 19.30, i consiglieri Dem sono più attratti dalla cena che dagli alluvionati?". "È più facile, oltre che comodo, attuare uno scaricabarile invece che assumersi responsabilità – ha detto la capogruppo della Lega, Elena Meini -. In tal senso, siamo d’accordo nel richiedere una commissione d’inchiesta. L’11 dicembre il governatore Giani manderà l’ufficiale conta dei danni a Roma e siamo certi che risposte e risorse arriveranno in tempi adeguati".