
Scuole accorpate a Firenze: allarme di sindacati e Pd "Il governo ignora povertà educativa"
"Il numero delle scuole toscane che saranno accorpate secondo il decreto del governo è preoccupante". Così Simona Querci (nella foto), responsabile scuola del Pd toscano, commenta il decreto interministeriale con cui si defenisce l’organico di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi fra il 2024 e il 2027. In base a qusto, infatti, risulterebbero essere quindici le scuole toscane a perdere l’autonomia dall’anno scolastico 2024-2025 più altre nove nel biennio successivo: in tutto sarebbero 24 entro il 2027, per una riduzione complessiva delle autonomie scolastiche dall’attuale 470 a 446. La Regione – che peraltro dovrebbe decidere come e dove tagliare – però non ci sta e, dopo aver presentato un ricorso alla Corte Costituzionale contro la riorganizzazione scolastica, studia come opporsi anche a questa iniziativa.
"Condividiamo la coerenza e l’opposizione della Regione – aggiunge Querci – a difesa di studenti e lavoratori della scuola, che per noi è una priorità assoluta negli investimenti. Evidentemente il governo sancisce la noncuranza verso il problema della povertà educativa e delle diseguaglianze territoriali, visto che le aree interne potrebbero essere le più colpite. Scuola per noi non significa solo formazione, ma anche sicurezza e inclusione sociale".
Sul piede di guerra anche i sindacati. Per Pasquale Cuomo della Flc-Cgil "si rischia di veder chiudere gli istituti più periferici e con meno alunni, oltre al fatto che le famiglie potrebbero non avere più la scuola vicino casa".