
Rosa Chemical è O’ sarracino "Il guaglione scopre l’amore fluido"
di Andrea Spinelli
Una notte Manuel. Anzi, da Rosa. Rosa Chemical, in concerto martedì prossimo al Campi Beer Festival di Campi Bisenzio e poi ancora il 5 luglio ad Arezzo e il 15 a Gualdo Tadino. Nell’ultimo singolo ’Bellu guaglione’ il camaleonte di Rivoli, all’anagrafe Manuel Franco Rocati, mette le mani pure su ’O’ sarracino’ dell’incolpevole Renato Carosone, trasformandolo a suo modo. "Sarracino si sveglia nel 2023 e scopre che l’amore non è più solo quello di una volta" spiega presentando il pezzo. "Piace a tutti nella sua fluidità, nel suo essere libero e privo di pregiudizi".
Oltre ad una vacanza in Jamaica e ai concerti cosa le ha portato il dopo-Festival?
"Sulla rampa ci ho messo questo missile aerospaziale da lanciare in classifica. Un po’ di musica nuova ci voleva proprio perché, diciamola tutta, ‘Made in Italy’ aveva rotto…".
A proposito della sua hit sanremese, se colpire è più facile che convincere, per lei il momento della verità arriva proprio con questi concerti.
"Direi proprio di sì. Per quelli un po’ estremi come me, andare a segno davanti alle telecamere è abbastanza facile. Il difficile arriva quando devi salire sul palco e non deludere".
Come s’è attrezzato per allontanare la minaccia?
"Ho preparato tanta musica da condividere col pubblico e poi ho pensato ad uno spettacolo nello spettacolo, con la performance “corporea“ di due bravissimi interpreti".
Le ricordo che trattasi di luogo pubblico…
"Ma lo sapete che con me non c’è da preoccuparsi… perché sono tutto fumo e niente arrosto. Comunque, col pensiero ai miei trascorsi di writer, pittore e designer, durante lo show ci sarà pure un momento di street art. E non mancheranno ospiti con i quali ho collaborato".
Perché?
"Perché ci sono pezzi del mio repertorio nati in collaborazione che, eseguiti da solo, non verrebbero altrettanto bene. Ma ho in testa pure un altro tipo di live, da portare in tour magari il prossimo inverno per unire amore, musica e sesso in qualcosa mai visto prima sulle scene".
Sempre sopra le righe...
"Ognuno ha la sua storia e io voglio raccontare a tinte forti le difficoltà che ho avuto nell’essere accettato. Non faccio distinzioni tra uomo e donna, per questo porto i capelli lunghi e metto lo smalto da quando avevo 14 anni. Anche se oggi fra i ragazzi va di moda".
Da profeta del poliamore, che accoglienza si aspetta?
"Mi auspico che la gente sotto al palco rida, pianga, si baci, faccia l’amore come e con chi vuole. Sarebbe un sogno".
Più o meno come quello di essere arrestato sul palco.
"Già, perché no?".