LUCIA BIGOZZI
Cosa Fare

Preside e docenti in ritiro L’anno scolastico inizia alla Pieve di Romena "Così si fa gruppo"

L’iniziativa dell’istituto "Levi Montalcini" di Lucignano (Arezzo) "Impararemo a gestire meglio contrasti e dissidi della vita fra i banchi. Così migliora anche il rapporto con le famiglie degli studenti".

Preside e docenti in ritiro  L’anno scolastico inizia  alla Pieve di Romena  "Così si fa gruppo"
Preside e docenti in ritiro L’anno scolastico inizia alla Pieve di Romena "Così si fa gruppo"

di Lucia Bigozzi

Due giorni in ritiro per "creare lo spirito di squadra" alla vigilia della campanella. Il coach è Cristiano Rossi, preside dell’istituto Levi Montalcini di Lucignano (Arezzo) e gli "atleti" da allenare alla ripartenza dell’anno scolastico sono maestre, professori, bidelli e impiegati di segreteria. Dall’asilo alla media: in tutto un centinaio di persone che da domani a mercoledì vivranno un’esperienza formativa in un luogo evocativo: la Pieve di Romena, a Pratovecchio-Stia, un passo dalle Foreste Casentinesi e dalla suggestione di Camaldoli e La Verna.

La Pieve di Romena è per vocazione e pratica quotidiana un luogo di incontro "dove si è chiamati a condividere un cammino formativo in preparazione al cammino ben più lungo e impegnativo dei mesi in classe", dice Rossi che nella sua mappa ideale ha già inserito Rondine Cittadella della Pace. L’idea del ritiro ha incassato il sì unanime del collegio di istituto.

Il suo progetto un anno fa è partito proprio dall’enclave alle porte di Arezzo dove ci si allena a essere operatori di pace, protagonisti del dialogo nei teatri internazionali dei conflitti. E la gestione della conflittualità è uno dei temi al centro della due-giorni a Romena: "Impareremo ad affrontare contrasti e dissidi che fanno parte della vita e accadono anche a scuola, tra insegnanti, tra famiglie e insegnanti e pure tra studenti e famiglie, in modo tale da ridurre al massimo il tasso di incidenza".

Lui, il tasso di incidenza, da due anni a questa parte lo ha "drasticamente ridotto. Se lo scorso anno ero coinvolto nella gestione di un’ottantina di situazioni problematiche con le famiglie nelle relazioni con la scuola, adesso il numero delle richieste si è praticamente azzerato". E se il meccanismo funziona per il preside che guida l’istituto con settecento studenti, può rappresentare "un valido strumento pure per insegnanti, amministrativi, bidelli e, a cascata, nel rapporto con le famiglie dei ragazzi", osserva Rossi. Nella sala meeting di Romena è tutto pronto per accogliere i cento "allievi" che saranno suddivisi in tre gruppi di lavoro misti.

"Gli insegnanti lavoreranno insieme al personale della segreteria e ai bidelli, in modo da ottenere una formazione completa e integrata, un interscambio motivazionale continuo". L’esperimento funziona, assicura il preside, tanto è vero che "se il primo anno dell’iniziativa c’era qualche perplessità da parte di alcuni bidelli e insegnanti, ora sono proprio loro a spingere per replicare il progetto, entusiasti del fatto che, dopo questa esperienza, si arriva a scuola ricaricati, con una nuova energia sia interiore che a livello di relazioni".

Un buon inizio che aiuta a litigare meno "o comunque a saper gestire meglio le conflittualità che nel corso dell’anno si manifestano a scuola". Ai cento "allievi" pronti per Romena la scuola mette a disposizione "un pullman che parte da Lucignano, oltre ai formatori che porteranno avanti il corso, fatto anche di momenti di gioco sempre finalizzati a far stare bene il personale scolastico. Chi vuole soggiornare a Romena può farlo a spese proprie", spiega Rossi che ha scelto Romena anche "per la sua spiritualità: lo considero un concetto laico che appartiene a tutti, a prescindere dall’aspetto religioso".

E così, pure il preside Rossi e il direttore amministrativo Daniele Cacioli tornano sui banchi della "scuola" di Romena e "insieme agli altri condivideremo un’occasione per dare forza alla comunità scolastica e una nuova motivazione per l’avvio dell’anno scolastico". Domattina salirà sul pullman e forse, porterà con sè il liuto arabo che suona nella band aretina che propone musica etno e rock "attraverso l’incontro di lingue e culture arabe ed europee, insieme a musicisti italiani, libanesi e palestinesi". Il coach e la squadra: in ritiro prima del trillo della campanella.